Gov't Mule
Shout!

2013, Mascot
Blues Rock

Recensione di Nicolò Rizzo - Pubblicata in data: 04/11/13

E' bene precisare che quando si parla di gruppi come i Gov't Mule, significa tirare in ballo dei veri e propri dinosauri del mondo del rock, mostri che hanno mangiato, digerito e prodotto musica nuda e cruda dall'età dell'oro a oggi. E vedendo in che forma smagliante sono oggi, ci accodiamo agli Alice In Chains: quei dinosauri sono opera del diavolo in persona.
 
Nati come progetto parallelo degli storici Allman Brothers Band, i Gov't Mule pubblicarono il loro primo album omonimo nel '95, ottendendo un iscreto successo e una notevole attenzione da parte del pubblico. Per mettere bene in chiaro le cose, stiamo parlando di un gruppo che, oltre all'esperienza con la storica band dei fratelli Allman, in quattordici anni ha pubblicato nove album di tutto rispetto, affermandosi come una band pienamente indipendente e decisamente importante nel panorama musciale mondiale. Dopo una pausa di quattro anni dal bellissimo "By a Thread", i Gov't Mule tornano sulle scene con "Shout!", un album che già dal titolo si preannuncia come qualcosa in grado di sfondarti le orecchie e trapanarti il cervello con un cocktail di rock e blues inarrivabile (e nel caso ci fosse qualche equivoco, in copertina ci hanno anche piazzato un bel megafono). A proposito di quest'ultima fatica, il leader Warren Haynes ha dichiarato che "nessuno lo ha mai fatto prima", e in effetti non possiamo proprio a dargli torto: sebbene nel panorama attuale sia una delle cose più tradzionali e rassicuranti che si possano trovare, "Shout!" è un disco che riesce a sorprendere per la fusione di stili presenti al suo interno, passando abilmente dal blues al puro suthern rock delle origini, senza disdegnare contaminazioni raggae ("Scared to Live") e qualche spunto psichedelico di tanto in tanto.

Di un'ambizione notevole, questo nuovo disco segna un'ennesima prova riuscita per i Gov't Mule, che dimostrano di saper manipolare abilmente registri diversi per comporre qualcosa che sicuramente non è nulla di nuovo, ma che riesce comunque sorprendere e risultare estremente importante dal punto di vista musicale, cosa sottolineata anche dalle illustrissime collaborazioni presenti nel disco, tra le quali si possono annoverare quelle di Ben Harper ("World Boss"), Myles Kennedy ("Don Got Wise") e Dave Matthews (tanto per la cronaca, Warren Haynes ha anche collaborato con la Dave Matthews Band), regalandoci una bellissima versione di quella che secondo un parere personalissimo è la vera perla del disco, vale a dire "Forsaken Savior".

Insomma, Haynes e soci tornano in scena con un disco imponente, una vera e propria perla che dimostra di aver assunto pienamente la lezione di Cream, Hendrix, Vaughan e ovviamente degli Allman Brothers Band, senza i quali tutto questo non sarebbe mai potuto accadere. Un piccolo capolavoro, da ascotare fino a consumare lo stereo. E se trovate musica migliore di questa, fatemi un fischio.



CD 1

01. World Boss
02. No Reward
03. Whisper In Your Soul
04. Captured
05. Scared To Live
06. Stoop So Low
07. Forsaken Savior
08. Done Got Wise
09. When The World Gets Small
10. Funny Little Tragedy
11. Bring On The Music

CD 2

01. Worl Boss (With Ben Harper)
02. Funny Little Tragedy (With Elvis Costello)
03. Stoop So Low ( With Dr. John)
04. Captured (With Jim James)
05. Whisper In Your Soul ( With Grace Potter)
06. Scared To Live ( With Toots Hibbert)
07. No Reward (With Glenn Hughes)
08. Bring On The Music (With Ty Taylor)
09. Forsaken Savior (With Dave Matthews)
10. Done Got Wise (With Miles Kennedy)
11. When The World Gets Small (With Steve Winwood)

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