Heaven Shall Burn
Veto

2013, Century Media
Death Metal

Recensione di Lorenzo Zingaretti - Pubblicata in data: 09/05/13

Sì, è la volta buona che il paradiso brucia per davvero, se qualcuno lassù si mette per sbaglio ad ascoltare “Veto”, ultimo parto dei tedeschi Heaven Shall Burn (appunto), giunti all'invidiabile quota del settimo disco in studio. Ormai considerati come colonne portanti della scena melodeath/metalcore europea, i cinque ragazzi di Saalfeld, capitale del Land della Turingia, sono diventati in poche mosse immediatamente riconoscibili, caratteristica che solo poche band – in particolare all'interno della scena metal, dove i cloni nascono come funghi – riescono ad ottenere. Vuoi per la voce violentissima di Marcus Bischoff, per le ritmiche forsennate di matrice death metal scandinavo o ancora per quell'attitudine hardcore che filtra nelle composizioni, gli Heaven Shall Burn hanno stabilito una formula vincente e, in maniera del tutto comprensibile, non hanno mai cercato rivoluzioni sonore durante la loro carriera. In fondo, squadra che vince non si cambia (come insegnano, per dire, gli AC/DC).

La copertina di “Veto” ritrae Lady Godiva, la moglie del conte di Coventry, che secondo una diffusa leggenda cavalcò nuda per le vie della città in segno di protesta contro il marito, reo di aver imposto l'ennesimo tributo al popolo. E proprio “Godiva” è l'opener dell'album, un pezzo capace di mettere immediatamente le cose in chiaro: dopo una breve introduzione soft, la voce di Bischoff scandisce, in solitaria, quel “Come save me from the burning” che apre le danze. Una volta entrati nel vortice di riff martellanti, doppia cassa come se non ci fosse un domani e stop&go che richiamano le influenze -core, non sarà più possibile voltarsi indietro. “Land of the upright ones” ci regala un accenno di Slayer nel breve solo posto all'inizio, mentre “Die stürme rufen dich” presenta, come anticipa il titolo, alcuni passaggi nella lingua madre degli Heaven Shall Burn. Si tratta di pezzi che seguono l'onda lunga della potentissima opener, ma senza esserne delle brutte copie: l'ispirazione, infatti, si mantiene elevata per tutta la durata del disco. C'è odore di capolavoro anche in “Hunters will be hunted”, brano che richiama alla memoria i momenti più epici dei nostri, pezzi della loro storia che rispondono al nome di “Numbing the pain” o “Armia”, strategia questa seguita anche in “Like gods among mortals” e “Beyond redemption”, la quasi-strumentale (se non fosse per un breve intervento del buon Marcus al microfono) posta in chiusura.

Una menzione particolare spetta poi alla traccia numero sette, una certa “Valhalla”. Gli Heaven Shall Burn si erano già fatti apprezzare per delle buonissime cover – su tutte “Black tears” degli Edge Of Sanity – ma stavolta puntano al bersaglio grosso, scomodando niente meno che i loro connazionali Blind Guardian. E il risultato, nella modesta opinione di chi scrive, è eccellente. Riletta nel loro stile (non avrebbe infatti avuto senso riproporre il brano identico alla sua versione originale), “Valhalla” diventa un pezzo a là Heaven Shall Burn, micidiale nelle ritmiche e violento nell'incedere. Ma a sancire definitivamente la riuscita dell'operazione è l'ospite speciale, lo stesso Hansi Kürsch, voce dei Blind Guardian, a cui spetta il compito di rinverdire gli immortali fasti della sua creazione. Con la benedizione diretta di Hansi, non azzardatevi a parlare di lesa maestà: purista avvisato, mezzo salvato.

In sostanza i cinque di Saalfeld hanno affilato le armi a dovere per regalarci questo “Veto”, disco che può tranquillamente posizionarsi sullo stesso piano dei loro album più riusciti e che li lancia sempre di più nell'olimpo della musica pesante europea. Dopo la finale di Champions League tutta tedesca tra Bayern Monaco e Borussia Dortmund, la nuova creatura degli Heaven Shall Burn sancisce definitivamente che il 2013 è l'anno della Germania. Weltmeister!



01. Godiva

02. Land of the upright ones

03. Die stürme rufen dich

04. Fallen

05. Hunters will be hunted

06. You will be godless

07. Valhalla

08. Antagonized

09. Like gods among mortals

10. 53 nations

11. Beyond redemption

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