"The Score" parte con le classiche coordinate musicali tipiche della band, riff di chitarre che poggiano su un tappeto di tastiere e un ritornello travolgente, mentre nelle strofe si alternano le tre voci. Niente di nuovo ma il pezzo coinvolge e funziona. "365" è il primo singolo dell'album, non a caso, visto che risulta sicuramente uno dei pezzi più riusciti, dove Elize guida con la sua voce un mix seducente di pop metal moderno dove chitarre e synth reclamano la medesima visibilità. La successiva "Inferno" è semplicemente trascinante grazie alla sua velocità e al ritornello d'impatto, anche qui un mix perfetto delle 3 voci che entrano nei giusti momenti, per una canzone che diventerà sicuramente un must nei live. Impossibile non scatenarsi con "Countdown" dove gli Amaranthe sembrano aver trovato la perfetta pozione magica per mixare ancora una volta gli elementi pop mainstream che si poggiano alla perfezione sui tipici elementi metal, in questo caso growl, riff di chitarre e ritmi marziali che richiamano i Rammstein, che improvvisamente partono a mille con accelerazioni ritmiche. La title track "Helix" ha mille sfumature che la band riesce a dosare in maniera magistrale, synth, metal, assoli e persino una parte rappata in growl: nonostante la presenza di tutti questi elementi, il pezzo risulta assolutamente credibile e trascinante. Nel loro piccolo, gli svedesi sembrano aver davvero trovato una bacchetta magica che soprattutto in quest'album, fa uscire il sound con estrema naturalezza e sempre ottimamente bilanciato. Nella successiva "Dream", si comincia con strofe rappate anche se i ritmi sono più lenti per una semiballad estremamente moderna, nella quale Elize eccelle in pathos e dolcezza nel ritornello. "GG6" ha un tiro metal elettronico e domina il growl di Henrik in un brano heavy addolcito in alcuni momenti dalla voce della Ryd e dalle tastiere. "Breakthrough Starshot" è veloce e ha ritmi quasi "dance" e le componenti metal rimangono molto in secondo piano. Anche questo è un aspetto già introdotto dalla band e ribadisce comunque uno dei lati del loro sound, osare anche in territori che difficilmente ci si permette di invadere, un po' come era successo con il singolo "That Song" del precedente album, che non poco aveva stupito anche i più accaniti fan. Ma se si riesce a superare questa barriera anche mentalmente e concettualmente difficile da scavalcare, e si apre un pò la mente, ci si accorge che il mix funziona e funziona parecchio bene. Bellissima e d'impatto è anche "My Haven" dove l'animo dolce di Elize si scontra con il growl aggressivo di Henrik per un pezzo davvero riuscito. "Iconic" parte carica e violenta, quasi thrash e rimane su quelle coordinate per buona parte della canzone, lasciando intendere che la band sa spingere anche in quella direzione. Si prosegue verso la fine dell'album e in "Unified" con grande piacere si apprezza un'ottima prova vocale del nuovo Nils, qui protagonista in una ballata dove si alterna nelle strofe e nel ritornello con la female voice. Si conclude con "Momentum",un brano in classico stile Amaranthe con ritmi veloci e ritornello catchy.
Il gruppo svedese, al loro quinto album, fortifica non poco le basi del proprio sound, che rimane ben ancorato sui suoi molteplici capisaldi. Quello che si percepisce è comunque l'ulteriore passo in avanti fatto dagli Amaranthe nel saper amalgamare al meglio tutti gli elementi così diversi della loro proposta musicale, portando da un lato a confermarli e riconoscerli come riferimenti di un modo di fare metal sicuramente diverso, e dall'altro a produrre un album di assoluta qualità compositiva, fresco, d'impatto e decisamente piacevole sin dal primo ascolto. Il gruppo riesce qui a limare qualche discontinuità percepita nei precedenti lavori a favore di una linearità e altresì di una moderna evoluzione musicale e un tiro che sono indubbiamente uno dei motivi principali del loro successo. Se capita di porsi una domanda che magari può interessare indistintamente addetti ai lavori e fan, ovvero come potrà essere il metal del futuro, gli Amaranthe sono indubbiamente una delle risposte più interessanti nel panorama odierno per chi riesce ad avere uno sguardo più ampio e non ha paura delle contaminazioni, specie se fatte con consapevolezza dei propri mezzi e sopratutto con qualità.