Hell in The Club
See You On The Dark Side

2017, Frontiers Music
Hard Rock/Heavy Metal

Recensione di Marilena Ferranti - Pubblicata in data: 09/09/17


Ben più di una gradita conferma questo quarto album degli italianissimi Hell in the Club. "Non solo rock'n'roll", ecco quale potrebbe essere il sottotitolo del nuovo lavoro "See You On The Dark Side" in uscita il 15 settembre per Frontiers Music. Parliamo di un disco che fin dal primo ascolto lascia trapelare un'incontrollabile voglia di sperimentare pur mantenendo quel tipico sound iper riconoscibile che ha fatto guadagnare negli anni stima e pubblico alla formazione nostrana.
 

Tutto sembra essere stato curato nei minimi dettagli, dalla produzione alla scelta dei pezzi della tracklist, alle lyrics ai suoni, a cominciare da "We Are On Fire", biglietto da visita e primo singolo di un lavoro che spazia in tutte le direzioni, sprigionando freschezza e intensità. Melodie che diventano immediatamente familiari già al primo ascolto, trascinanti la sezione ritmica - ascoltate "The Bite of The Toungue" per un'iniezione di adrenalina pura - e i cori, la banalità non è di casa. Pare che il nome della band sia ispirato al wrestling, più precisamente ad uno show chiamato "Hell In A Cell", una gabbia completamente chiusa alta 20 piedi al cui interno c'è il ring, sul quale si affrontano i contendenti senza possibilità di evadere. Questa è la sensazione che potrebbe pervadervi ascoltando "The Phantom Punch", o "The Misfit", così aggressive e incalzanti, merito anche dei riffs ariosi e della scelta attenta delle dinamiche.
 

Un piccolo grande gioiello, pezzo che merita senza dubbio una menzione speciale all'interno dell'album è "Little Toy Soldier" che riesce a spiazzare per la commistione di generi e per la genialità compositiva, passando dal blues al metal allo sleaze in poche manciate di secondi. E che dire del mood alla Aerosmith di "Houston We've Got No Money"? Davvero una bella prova su tutta la linea per la voce di Dave, che compie voli pindarici dai registri tipici dell'hard rock a quelli che ne mettono in risalto tutta l'intenzione interpretativa come in "In A Crowded Room" o in "Withered in Venice".
 
 
Se avete amato i primi Hell in the Club di "Let The Games Begin", più romantici e sognatori, quelli più "cazzuti e casinari" di "Devil On My Shoulder" o quelli sfacciati, metal e incazzati di "The Shadow Of The Monster" non potrete che apprezzarne l'evoluzione in questo disco che comprende ogni anima che abbiano mai indossato nella sua versione migliore. 
 
 
Non perdetevi il relese party il 30 settembre alle Officine Sonore di Vercelli, si prevedono tempeste energetiche, fuoco e fiamme! 




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