Beyond The Black
Horizons

2020, Napalm Records
Symphonic Metal

Percorrere la strada giusta non è mai semplice. Riuscire a farlo senza ripetersi e sperimentando con qualità e coraggio è un valore aggiunto. I Beyond The Black con il nuovo "Horizons" stupiscono ancora e proseguono nella loro ascesa.
Recensione di Fabio Polesinanti - Pubblicata in data: 02/07/20

Quando si compie un passo verso la direzione giusta, a volte può essere una casualità. Quando se ne fanno due, potrebbe intervenire anche il fattore fortuna. Ma quando si prosegue diritti e decisi sulla strada maestra, il caso non diventa più un elemento determinante ed entrano in gioco diversi fattori preponderanti, come il coraggio, la perseveranza, la forza di volontà e soprattutto il talento. Diciamolo chiaramente, i Beyond The Black avrebbero potuto essere tranquillamente una delle tante band symphonic metal, che rimangono per un tempo indefinito in quel limbo di semi-notorietà, fatto di tour a supporto di band più blasonate e apparizioni nelle fasce pomeridiane dei festival estivi. Ed invece fin da subito il gruppo tedesco ha messo le cose in chiaro, dando l'impressione di voler migliorare album dopo album. Con il quarto disco "Horizons", la band prosegue quindi quel cammino di crescita che già aveva portato a notevoli picchi qualitativi con il precedente "Heart Of The Hurricane". In questo nuovo lavoro vengono prese scelte ancora più coraggiose, che portano Jennifer Haben e compagni ad abbandonare spesso il confortevole rifugio del metal sinfonico, al fine di sperimentare nuove sonorità e, soprattutto, un nuovo approccio musicale, che ha nella varietà stilistica un fattore determinante.

 

I singoli antecedenti l'uscita di "Horizons" avevano già messo in chiaro che non sarebbe stato un album tradizionale, ma che avrebbe avuto al suo interno diverse varietà di stili, che viaggiano tra le influenze pop  di "Misery" e il metal moderno di "Golden Pariahs". Tra i migliori episodi si inserisce la perla "Woundead Healer", impreziosita dal duetto con Elize Ryd degli Amaranthe, per un anticipo di quello che, COVID permettendo, sarà la prossima esperienza live condivisa delle due band. Muovendosi tra brani così eterogenei, l'album prosegue senza un minimo calo di interesse o di qualità e viene permeato di una freschezza nelle melodie che da sempre è tra i punti di forza del gruppo tedesco. A questo proposito si fanno notare "Some Kind Of Monster" e l'energica "Paralyzed", mentre può dirsi riuscito anche l'esperimento della doppia voce, con il cantato maschile del chitarrista Chris Hermsdörfer nella convincente "Marching On".

 

Un altro picco emozionale viene raggiunto con "Human", semi ballad molto intensa e malinconica, che riesce a colpire nel segno anche grazie ad una Jennifer perfettamente a suo agio nel donare emozioni e pathos con il suo cantato dolce, ma intenso. La stessa cantante riesce a convincere anche nelle parti più riflessive dell'album, come in "Out Of The Ashes" e nella dolcissima "I Won't Surrender", dove voce e piano si fondono con le note della violoncellista Tina Guo. L'energia invece non manca alla titletrack, che esplode grazie ad un chorus epico e deciso, e alla conclusiva "Welcome To My Wastleland", brano catchy, graffiante e perfetto per essere prososto in sede live.

 

La voglia di stupire e di evolversi è ormai parte dei Beyond The Black e questo "Horizons" ne è perfetta testimonianza. Ogni novità viene presentata con intelligenza e tutto questo non può che portare ad un risultato molto positivo. Per quanto meno immediato delle precedenti uscite, "Horizons" riuscirà in breve tempo a conquistare i fan, grazie a melodie e ritornelli orecchiabili, segno che pur sperimentando, i Beyond The Black rimangono fedeli al proprio credo. La voce versatile di Jennifer si riconferma una luce capace di guidare la band su percorsi ancora poco sondati, che, passo dopo passo, la stanno conducendo verso nuove e meritate tappe di un successo in costante ascesa. 





01. Horizons
02. Misery
03. Wounded Healer (feat. Elize Ryd)
04. Some Kind Of Monster
05. Human
06. Golden Pariahs
07. Marching On
08. You're Not Alone
09. Out Of The Ashes
10. Paralyzed
11. Coming Home
12. I Won't Surrender (feat. Tina Guo)
13. Welcome To My Wasteland

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