IAMX
Metanoia

2015, Orphic/Caroline/Universal
Synth Rock

Recensione di Fabio Rigamonti - Pubblicata in data: 28/10/15

Ovunque cerchiate informazioni riguardanti Iamx, troverete per certo il fatto che si tratta del moniker dietro al quale si cela Chris Corner, co-fondatore degli Sneakers Pimps; tuttavia, non è questa la parte interessante per la comprensione del progetto artistico, quanto la nota reiterata ovunque - anche alla press-release di questo "Metanoia", sesto inciso in carriera - sul fatto che il buon Chris utilizza Iamx e la sua musica come una sorta di terapia personale, un blog-diario in cui esorcizzare i suoi demoni interiori.

 

Il rito, come sempre e come anche nell'opera qui oggetto di recensione, si consuma sulla base di un'atmosfera elettronico-sintetica ora orientata verso gli ‘80s, ora verso i ‘90s (nei momenti maggiormente danzerecci), condita tuttavia da una nervatura rock che ricorda una certa forma di industrial all'acqua di rose, e da abbondanti dosi di teatrale drammaturgia nelle melodie e nell'uso dei falsetti di "musiana" memoria.

 

Che la formula sia condensabile nella descrizione sopra e che, neanche per questo episodio, venga troppo variata non è, di fatto, il problema principale di "Metanoia", disco che, peraltro, risuona maggiormente coeso rispetto al precedente "The Unified Field", una coerenza dovuta probabilmente alla terapia a cui il Nostro si è sottoposto conseguentemente ad una depressione che lo ha costretto a spostarsi da Berlino a Los Angeles, dove la musica, di conseguenza, ne ha guadagnato in smalto in sede di produzione e di fuoco nella resa delle liriche.

 

Piuttosto, il rischio di usare la propria arte in modo così smaccatamente terapeutico circonda il tutto di un'aura "emo" eccessivamente indigesta, specialmente per un progetto artistico di così elevata pretesa estetica.

 

Non c'è mistero nella musica di Iamx, e questo è un problema fisiologico che anche in "Metanoia" si presenta con fastidiosa puntualità. Fortuna vuole che il Nostro è capace di costruire melodie sufficientemente accattivanti, e di condirle in sede di arrangiamento con una certa dose di perizia e mestiere.

 

Ciononostante, non c'è nulla di autenticamente rivoluzionario in questo lavoro, né tantomeno nulla che non possa catturare l'interesse dell'ascoltatore più smaliziato.

 

Come un romanzo privo di metafore e tutto basato sul discorso diretto, l'ultimo lavoro di Iamx giunge trasparente nelle nostre orecchie, e non fa davvero nulla per attrarre l'interesse di chi non intenda ascoltare per propria volontà (Leggi: i fan) i tormenti dell'artista inglese.

 

"Metanoia" rimane, dunque, un ascolto consigliato unicamente a chiunque desideri un didascalico disco di genere, sovrabbondante di retorica emotiva e, per contro, carente di coraggio e di estro, con inevitabile e conseguente facilità di decifrazione e rapida assimilazione (ed altrettanto veloce esaurimento) del messaggio sonoro.





01. No Maker Made Me
02. Happiness
03. North Star (X Edit)
04. Say Hello Melancholia
05. The Background Noise
06. Insomnia
07. Look Outside
08. Oh Cruel Darkness Embrace Me
09. Aphrodisiac
10. Surrender
11. Wildest Wind

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