Imagine Dragons
Smoke + Mirrors [Physical Super Deluxe Edition]

2015, Interscope/KIDinaKORNER
Indie Rock

Alternative, Indietronic, New Prog, Symphonic, Folk, Synth Pop. È troppo facile, immaginare.
Recensione di Francesco De Sandre - Pubblicata in data: 16/02/15

Si ringrazia Francis "Kirsham" Doyle per la collaborazione.


Se dalla realtà terrestre si sottraggono la Jeep, il Festival di Sanremo, LeBron James, Hunger Games, Iron Man 3, Transformers e svariati milioni di dollari, si ottiene un artwork nero e la versione standard di un disco che conferisce il diritto di accesso al regno dei draghi, quelli di Jeff Smith e Paolini, quelli che gli uomini venerano e con cui spesso collaborano, senza alcun timore. In omaggio, la chiave di lettura di quanto segue.


C'è chi ruba nel mercato del sapere non per gloria ma per fame. Chi conosce il paesaggio in cui ha costruito la propria identità e lo ricrea anche dopo il passaggio inesorabile della tempesta dei sentimenti. Chi non può sognare o sogna di fuggire in un luogo che la conoscenza riduce a catene e cenere. Chi attende e spera di avere la forza di poterlo fare a lungo, guardando tristemente la vita che prende il volo. C'è chi vola. È colui che parte per un lungo viaggio, sapendo di non poter allontanarsi dal presente che tenta di sorvolare con la mente. Vola, su un branco di lupi, e vede il loro mondo dall'alto. E si fa osservare da quei lupi che non dormono mai, che tormentano e custodiscono, che attaccano e proteggono. Lupi che solo avvertendo il fuoco di una festa si ritirano nell'ombra fumosa che avvolge chi vuole nascondersi. La tana della speranza, la dimora spirituale in cui lottano e si abbracciano quotidianamente i custodi della purezza pulsante.


"Smoke and Mirrors" è tutto questo, oppure solo il secondo album del fenomeno Imagine Dragons, un ciclone in frenetica evoluzione che scardina le finestre di "Nigh Visions" verso dimensioni incontaminate. Lande che solo l'ambizione può dimensionare in confini utopici dove la nebbia è il residuo nostalgico del passato mai recente, l'indagine è rimpianto riflesso nello sguardo di chi ascolta e l'immaginazione è già presente al di là dello specchio.





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