Metal De Facto
Imperium Romanum

2019, Rockshots Records
Power/Heavy Metal

Recensione di Giovanni Ausoni - Pubblicata in data: 26/11/19

La fascinazione per l'Impero Romano non soffre mai battute d'arresto, a prescindere dal campo artistico in cui tale interesse venga esplicato: tocca questa volta ai Metal De Facto, nuovo supergruppo finnico di comprovata esperienza, metterne in musica il patrimonio culturale, realizzando un concept che profuma di storia e mitologia. Certo, l'ascolto di "Imperium Romanum" evidenzia come i nostri ripropongano, senza grande fantasia compositiva, HammerfallHelloween  e Stratovarius in salsa capitolina; e la stessa aquila bicipite effigiata nella cover, opera dell'ungherese Gyula Havancsák, risulta abbastanza convenzionale e ordinaria. Il disco, pur nella sua scarsa originalità, suona comunque piacevole e divertente, anche grazie a un missaggio in grado di rendere percepibile la sfumatura di ogni singolo strumento

Se "The Conqueror" rappresenta un buon compromesso power/heavy e le armonizzazioni della più lenta "Legionnaires' Oath" sembrano chiamare in causa nientemeno che gli Iron Maiden, la lunga e galoppante "Naturalis Historia" trascina per ritmo e melodia. L'everfrostiana "Inferno" consente alle tastiere di Benji Connelly di occupare, finalmente, un posto di primo rango rispetto alle chitarre, condividendo oltretutto le luci della ribalta con i cupi giri di basso di Sami Hinkka. Le atmosfere di "Bacchanalia" e "Ascending Of Jupiter" non possono non ricordare proprio l'impronta folk degli Ensiferum che, a intermittenza, puntella un po' ovunque il lotto. Il resto dei brani procede sul sentiero della stereotipia: tra una ballad poco entusiasmante ("Echoes Of Eternity") e pezzi che alternano kitsch circense e teatralità prolissa ("Colosseum", "Ides Of March", "Germanicus"), i nordici giocano sulla facile maniera, con Mikael Salo che troppo spesso recita la parte del Tony Kakko di turno.

I Metal De Facto inventano poco o nulla: il loro scopo, in "Imperium Romanum", consisteva nel costruire un esordio onesto e dai riferimenti riconoscibili. Obiettivo centrato, ma, per il futuro, un briciolo di autonomia creativa sarebbe gradita.




01. The Conqueror
02. Legionnaires' Oath
03. Naturalis Historia
04. Inferno
05. Bacchanalia
06. Echoes In Eternity
07. Colosseum
08. Ides Of March
09. The Ascending Of Jupiter
10. Germanicus

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