Rispetto al lavoro ufficiale, "Inception" vede la mancanza nella tracklist di due canzoni ("Sanctuary" e Termination Force") ma contiene gli inediti "Dream Of The Incubus" e "I Am Insane", esclusi dal debutto perché ritenuti troppo diversi dal resto del materiale. I rimanenti brani sono quindi gli stessi, naturalmente differenti nel songwriting negli arrangiamenti, indubbiamente più grezzi e diretti in questa versione.
L'operazione di restauro, ripulitura, editing, missaggio e mastering a cura del produttore Zeuss (Queensyrche, Rob Zombie, Hatebreed) è stata eseguita alla perfezione, tanto che si stenta a credere che il materiale possa essere una semplice demo di trent'anni fa, se non fosse per esecuzioni evidentemente organiche e spontanee e per un ovvio piglio acerbo nelle composizioni, che comunque mostrano una band dalle indubbie potenzialità, tanto da attirare l'attenzione di Dave Mustaine in veste di produttore per quello che poi sarebbe diventato il primo vero full-lenght.
"Inception" rimane un prodotto che soddisferà i fan più curiosi intrattenendoli a dovere in attesa del prossimo lavoro della band, mentre per tutti gli altri l'ascolto di questa riedizione ha un appeal molto relativo, nonostante sia stata fatta a dovere pur senza tradirne in alcun modo lo spirito originale, trasportandolo al contrario in maniera convincente nel 2017.