Ingranaggi Della Valle
In Hoc Signo

2013, Black Widow
Prog Rock

Recensione di Stefano Torretta - Pubblicata in data: 27/06/13

Gli Ingranaggi Della Valle si affacciano sulla scena prog italiana con questo loro primo album, e lo fanno in maniera veramente egregia. La formazione, originaria di Roma, è composta da elementi molto giovani anagraficamente ma già in grado di realizzare un lavoro complesso e profondo come questo “In Hoc Signo”. La band si inserisce perfettamente nella corrente del rock progressivo anni ’70 che tanto ha dato, in termini qualitativi, alla musica italiana e ne riporta in auge le stesse sonorità, riuscendo a realizzare un album nello stesso tempo rispettoso del passato ma incredibilmente moderno nella realizzazione.

Le singole tracce si susseguono ininterrotte una dopo l’altra e la storia alla base di questo concept album si dipana davanti ai nostri occhi, riportandoci ai tempi delle crociate: come l’ambientazione richiede, non mancano di certo le sonorità mediorientali (come in “Fuga da Amman” o in “Il Vento del Tempo”), ma ciò che davvero colpisce l’ascoltatore è la sapiente commistione tra blues, jazz e fusion che impreziosisce gli undici brani. Le composizioni sono sempre estremamente articolate, e si giovano di un minutaggio elevato per poter evolvere secondo schemi mai ripetitivi, seguendo la lezione impartita dai migliori esponenti, italiani ed europei, del rock progressivo. A coronare il tutto, la perfetta voce di Igor Leone, capace di destreggiarsi tra momenti di pura teatralità (“Via Egnatia”) o di narrazione partecipe (“Kairuv An”), dipingendo sapientemente con testi ben studiati ed un’ampia gamma di sensazioni ed emozioni ogni singolo spaccato di storia proposto. A rendere la connessione, di intenti e di passione, con il progressive ancora più chiara ci pensano le due illustri partecipazioni: la prima e quella di David Jackson (ex Van der Graaf Generator e decine di collaborazioni con altre band prog) al sassofono ed al flauto traverso; la seconda è quella di Mattias Olsson (musicista e produttore svedese, attivo nella scena prog) alla batteria ed alle percussioni.

Gli Ingranaggi della Valle possono essere annoverati senza ombra di dubbio tra i più dotati ed eclettici rappresentanti del rock progressivo attualmente in circolazione, e l’ottimo biglietto da visita di questo primo album, unitamente alla loro giovane età, è di ben auspicio per il prosieguo della loro carriera.



01. Introduzione
02. Cavalcata
03. Mare in Tempesta
04. Via Egnatia
05. L'Assedio di Antiochia
06. Fuga da Amman
07. Kairuv An
08. Masqat
09. Jangala Mem
10. Il Vento del Tempo
11. Finale

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