Cyco City è gremita di gente, accalcata in un marasma di policromie e i megafoni tutt'attorno alle recinzioni di confine squillano a volume esagerato per annunciare il ritorno in città dei paladini Sumo Cyco. "Initiation" è il nome che risuona nell'aria con la stessa veemenza di un uragano e va a marchiare il disco della definitiva consacrazione degli stravaganti canadesi.
Dopo un decennio di indipendenza musicale, i Sumo Cyco hanno deciso di rintanarsi sotto il suggestivo portico di casa Napalm Records per incidere il loro terzo full length, una cannonata stroboscopica e variopinta pronta a scaricarvi in faccia secchiate di adrenalina pura. La ricetta? Basta prendere un grosso pentolone e gettare al suo interno il crossover a tinte elettroniche degli Skindred, l'attitudine pop rock dei No Doubt, un pizzico di hardcore miscelato all'alternative metal ed una dose smisurata di faccia tosta. Non è semplice, ad un primo impatto, riuscire a definire gli orizzonti musicali verso cui vira il concept messo in atto dal quartetto dell'Ontario, tanto che la precoce tentazione di skippare immediatamente e passare ad altro è in agguato dietro l'angolo. Ma basta veramente poco per ricredersi e per farsi ingurgitare dal loro universo allucinato, il tempo di prendere una scossa da 200 V generata da "Love You Wrong" e "Bystander", due cavi scoperti in una limpida e tranquilla pozza d'acqua, tracce capaci di mescolare un alternative metal serrato al regime catchy del pop patinato. Se non siete ancora convinti, "Vertigo", col suo avanzare progressivo, tra chitarre distorte all'inverosimile e scampoli di elettronica ed il suo ritornello da capogiro, porrà fine ad ogni vostro dubbio.
Photo Credits: Francesca Ludikar
Il pregio da riconoscere ai Sumo Cyco, soprattutto con questo album, è quello di esser riusciti a costruire un robusto ponte tra musica leggera e pesante, cercando di placare una faida che va avanti, inesorabilmente, sin dall'alba dei tempi: nel loro piccolo, pezzi come "Bad News" o "Cyclone", riescono abilmente a soddisfare un'ampia fetta di pubblico, dai metallari più incalliti, ai fan della pop music. "Run With The Giants" prende alla lettera la parola crossover, contaminandosi con ritmi dub reggae e fendenti elettronici, mentre "This Dance Is Doomed" decomprime l'atmosfera artificiosa venutasi a creare e lascia sfiatare l'alternative rock più duro e coinciso. Bisogna arrivare alla fine del giro per trovare un po' di pace: "Awakened" lascia scendere i passeggeri dall'ottovolante con tempi più moderati, dando loro il tempo di riprendersi completamente da un'onda d'urto catastrofica.
Se avete evitato ad un primo sporadico ascolto i Sumo Cyco, correte a fare mea culpa: "Initiation" è un album divertente e fresco, ricco di sperimentazioni e contaminato da un'inifinità di generi diversi, tanto che risulta complesso spiegare la loro idea musicale con un singolo termine. Qualche traccia leggermente sottotono ("M.I.A." su tutte) ed una resa non totalmente convincente delle chitarre in fase di mixing, in alcuni punti eccessivamente compresse, rosicchiano qualche punto al voto finale, che rimane comunque alto. Guidati dal carisma e dalla lucida follia di Skye Sweetnam, i Sumo Cyco fanno le cose in grande e, alla prima release per una label, scaraventano le porte della routine musicale con un martello dalle tinte arcobaleno, pronti a farsi gioco delle vostre orecchie. Non sarà un caso se i Nostri hanno già scaldato molti importanti stage mondiali, condividendo l'esperienza live con band del calibro di Jinjer e The Offspring. Cyco City è già in delirio, cosa aspetti ad unirti?