José Gonzalez
In Our Nature

2007, Mute Records
Folk/Indie

José González come Terenzio nella sua opera in cui l’introspettivo è classicismo e contamina in modo universale.
Recensione di Francesco De Sandre - Pubblicata in data: 13/01/16

Darkness fell, wiped a once joyous tone, then famished, like possessed ended eating their own. Sospiri dal fronte Mute Records. Mentre "Heartbeats" del precedente “Veneer” – debutto del 2003 – supera i cento milioni di stream su Spotify, l’orecchio cede incuriosito dalla delicatezza contagiosa del suo naturale seguito. Naturale come l’abbraccio del legno, un tetto di foglie, naturale perché racchiude in sé attitudini e proiezioni terrestri che sono sabbia e scoglio del nostro vagare. Homo sum, humani nihil a me alienum puto: José González come Terenzio nella sua opera in cui l’introspettivo spazia e contamina in modo universale. Come nel rispetto dei canoni della fotografia più popolare, In Our Nature tocca, solletica e pugnala tutti gli aspetti dell’umanità, dai più candidi ai più oscuri, in capitoli che scorrono come vite: si afferrano lacrime, si allacciano rapporti, si vaga alla ricerca di identità e fortuna, si rinasce in un nido da costruire pazientemente. Un disco individuale che nella collaborazione e nella beatificazione dei rapporti innalza calici di leggiadria, distribuendo sentenze in pillole da deglutire solo in caso di estrema necessità, o per risvegliarsi dal torpore di un’abitudine che dura da troppo. Una svolta matura che stringe piano il cuore di chi la compie.





01. How Low
02. Down the Line
03. Killing for Love
04. In Our Nature
05. Teardrop
06. Abram
07. Time to Send Someone Away
08. The Nest
09. Fold
10. Cycling Trivialities
11. You're an Animal(bonus track)

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