La Chiave Di Giugno
K

2018, Cimice Records
Indie Rock/Cantautorato

Recensione di Giovanni Ausoni - Pubblicata in data: 08/07/18

Dietro l'originale nom de plume La Chiave Di Giugno si nasconde il polistrumentista Giancarlo Sabatti Fausti: in realtà relegare il performer lombardo esclusivamente nel campo della musica sarebbe riduttivo in quanto personaggio poliedrico, protagonista di numerosi progetti che spaziano dal teatro alla radio, dai format televisivi ai cortometraggi sino all'attività di educatore. Con il debutto "K" il nostro si ritaglia una nicchia anche nel settore discografico, dopo anni trascorsi in giro per l'Italia suonando in diverse band: non il prodotto di un parvenu dunque, ma l'esordio di un artista a trecentosessanta gradi, capace di convogliare le molteplici esperienze maturate durante i lustri in un album in cui le parole assumono un peso determinante nell'arricchire una forma canzone che oscilla tra il cantautorato tradizionale e un approccio indie di matrice anglosassone. Particolare rilevanza riveste l'atmosfera che si respira nei vari brani: in un periodo storico complesso e difficile quale quello contemporaneo, di cui spesso la scena autoriale si fa carico con estrema seriosità, l'energia e la vitalità che traspaiono dal lavoro, figlie di una comunicazione diretta e priva di sovrastrutture cervellotiche, rappresentano senza dubbio una scelta apprezzabile e dall'impatto immediato.

 
Se in "Già Domani" la speranza di un futuro migliore passeggia sulle onde di lineari melodie sixties e la grande cura per le chitarre in "Cinque Lettere" trasporta il pezzo nei territori del power pop targato Lemonheads, i forbiti giochi verbali di "Ognuno Come Vuole" si inseriscono in una cadenza rotonda e dal sapore estivo. "Trappole Umane Per Cannibali" manifesta un'abrasiva scorza elettrica che ricorda a tratti i Negrita di "Reset", laddove gli accenti post rock di "Sostenibile Leggerezza Di Me E Di Te" raccontano in frequenze bisbiglianti e poi sempre più fragorose una storia d'amore "strana e semplice". A seguire, gli arpeggi acustici iniziali di "Nuova Identità" si comportano da morbido apripista a una progressione strumentale dal refrain coinvolgente, mentre i toni di protesta militante contro le ipocrisie di "Sono Un Animale" ("vita artificiale schiaccia chi non sa guardare oltre la maschera..."), dall'impianto simil-orchestrale, e la folkeggiante "Dentro Me" ampliano il ventaglio di sfumature del lotto, che il grunge di "Ancora Adesso Qui" sublima nell'incedere altalenante del proprio motore ritmico. Chiude "Ogni Volta Che Aspetto", ballad minimale dal retrogusto agrodolce e dalle impercettibili velature elettroniche.

 
Ricerca dell'armonia, clima unplugged, leggerezza, liriche ingegnose: quattro componenti che costituiscono la forza principale di "K", opera prima che mostra l'abilità di Sabatti Fausti nel muoversi disinvolto attraverso le intercapedini dell'animo umano, come un alchimista che distilla gioia dal dolore.
 
 
Ascolta QUI il disco in streaming!




01. Già Domani
02. Cinque Lettere
03. Ognuno Come Vuole
04. Trappole Umane Per Cannibali
05. La Sostenibile Leggerezza Di Me E Di Te
06. Nuova Identità
07. Sono Un Animale
08. Dentro Me
09. Ancora Adesso Qui
10. Ogni Volta Che Aspetto

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