Dopo il successo ottenuto con i The Poodles negli ultimi dieci anni, Jakob Samuel ha deciso di dare il via ad un nuovo progetto in cui sfogare la propria attitudine più melodica. L'idea ha iniziato a prendere forma dopo l'incontro del cantante con Alessandro Del Vecchio che ha aiutato Samuel nella scelta dei restanti membri e successivamente ha prodotto l'album di debutto omonimo della band: "Kryptonite".
Il lavoro richiama gli anni '80 fin dalla copertina ma, durante il susseguirsi dei brani, incorpora anche una componente moderna, senza quindi scadere nell'anacronismo. "Kryptonite" poggia le basi sul melodic rock più puro senza rischiare e rispettando i canoni del genere mantenendosi interessante e mai noioso, grazie alla continua diversità dei brani proposti che variano tra mid-tempo, ballate e pezzi con più di qualche sfumatura hard rock. Samuel si dimostra fin da subito perfetto per la presente proposta e per lui ogni occasione è buona per prendere le redini della band e marchiare ciascun brano con la sua voce alta e pulita. Tra gli altri protagonisti, a distinguersi maggiormente è Michael Palace, in grado di dire la propria con assoli azzeccati in molti episodi della tracklist. Di contributo essenziale sono anche le tastiere suonate dallo stesso Del Vecchio, che donano ad ogni pezzo la giusta atmosfera, a tratti sognante. Sono proprio le tastiere, insieme alla chitarra di Palace a dare il via al disco nell'intro di "Chasing Fire" che viene costruita sul lavoro del chitarrista fino al ritornello piacevolmente orecchiabile. Sulla stessa lunghezza d'onda sono anche le successive "This Is The Moment" e "Keep The Dream Alive" mentre con "Fallen Angels" inizia a farsi strada la componente più melodica della band, soprattutto nel ritornello. Altra ballata di spessore è "Knowing Both Of Us", ma è quando i bpm si alzano che la band riesce a dare il meglio, come nell'adrenalinica "Get Out Be Gone". Tra i restanti brani, tra i più riusciti troviamo "Across The Water", che risulta molto piacevole e orecchiabile.
Valorizzato da una produzione pulita, "Kryptonite" è un buon album di esordio per la band. Il disco, pur senza far urlare al miracolo, soddisferà a dovere i fan del melodic rock. Non si tratta certo di un capolavoro o di nuovo classico, ma resta il fatto che Samuel e soci hanno dimostrato di poter dire la propria anche in un contesto leggermente diverso dal solito.