Otep
Kult 45

2018, Napalm Records
Rapcore

Recensione di Matteo Pasini - Pubblicata in data: 10/07/18

A distanza di due anni da "Generation Doom", gli Otep si presentano con "Kult 45", il settimo album in studio per la band californiana capitanata da Otep Shamaya. In sedici anni di carriera, i losangelini hanno sempre espresso un sound che mira ad accorpare le più svariate influenze musicali, dal rapcore al punk rock, con l'unico intento di creare musica in totale libertà, in modo da esprimere la massima spontaneità possibile.

 

 

Se, come detto, nei precedenti lavori si avvertiva questo mood variopinto, con "Kult 45" ci si troverà davanti ad un disco con le idee decisamente più chiare: il rapcore è al centro del progetto, e quale stile migliore se non questo per fare da base a testi dove le tematiche sociali sono l'argomento principale trattato? La band cerca un'evoluzione artistica dei Rage Against The Machine, quando, con il loro crossover agli inizi degli anni '90, si scagliavano contro il sistema. La contrarietà alle ideologie dell'amministrazione statunitense è stata la miccia che ha ispirato la vena artistica dei Nostri: questo è rimarcato anche dall'artwork dell'album, dove una donna con la maschera dellla Statua Della Libertà, simbolo per eccellenza degli States, viene immortalata imbrattata di sangue con soldi e un fucile a stelle e strisce. Dopo "Hail To The Thief", un breve intro, si viene investiti da "Halt Right", che mette subito in evidenza il tentativo di creare un groove rimarcato e potente, con una sezione ritmica adatta ad una parte cantata che verte sul rap. La traccia trasuda di rabbia e voglia di rivolta, così come quelle che le succedono, andando a completare un set di 14 canzoni, dove l'impatto sonoro è il primo elemento che risalta all'orecchio dell'ascoltatore. Sì, perché non sarà un lavoro dove la componente tecnica è messa in risalto, bensì si mette al servizio delle parole, nel tentativo di risvegliare le coscienze di molti. Ogni song è breve e intensa, come la successiva "Molotov" che alza ulteriormente l'asticella dell'agonismo sonoro: i riff di chitarra diventano sempre più aggressivi e sporchi, così come la voce di Otep. L'album prosegue su questa falsa riga durante tutta la sua durata, ne è dimostrazione il singolo che ne ha anticipato l'uscita, "Shelter In Place", che con il suo mood aveva fatto presagire ad un lavoro di questo tipo. Anche in un percorso che sembra costante è prevedibile ci sono delle piccole deviazioni: è il caso di "Undefeated", dove la venatura metal viene sopraffatta dalla componente rap, rendendo questa canzone quasi estranea al contesto creato dalla band, ma che sottolinea quanto la stessa sia soggetta a le più svariate influenze. "Sirens Calling" è una parte narrata che spezza brutalmente il ritmo di "Kult 45", una mossa inaspettata visto l'incedere che esso ha, questo è solo un piccolo stop, poiché con "Invisible People" si riparte subito forte. La parte melodica è affidata a "Be Brave": la voce di Otep si ammorbidisce improvvisamente e viene accompagnata da piano e archi, dando un senso di emozione e di intimità assoluta. "Wake Up" è poi un autentico tributo ai già citati Rage Against The Machine, la chitarra di Rob Patterson pare la raffigurazione fatta e finita di Tom Morello.

 

 

La composizione di "Kult 45" è tutto sommato abbastanza semplice, nonostante una struttura abbastanza monotematica: il suo ascolto scorre veloce ed in maniera frizzante, grazie ai riff di chitarra potenti ed energici e alla sua sezione ritmica sempre sul pezzo. La sensibilità al sociale, alla politica e al momento storico in generale, mischiati al coraggio di esprimere le proprie ideologie sono un plus di cui tenere conto. A tutti gli effetti gli Otep riescono a mettere in risalto proprio questo, con la loro musica che ne diventa il contorno.





01. Hail To The Thief

02. Halt Right

03. Molotov

04. Said The Snake

05. Undefeated

06. Trigger Warning

07. Cross Contamination

08. Shelter In Place

09. Boss

10. To The Gallows

11. Sirens Calling

12. Invisible People

13. Be Brave

14. Wake Up 

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