Amorphis
Live At Helsinki Ice Hall

2021, Nuclear Blast
Death/Folk metal

Gli Amorphis festeggiano nella loro città natale i trent'anni di una carriera ricca di successi
Recensione di Fabio Polesinanti - Pubblicata in data: 20/05/21

Potrà risultare banale o scontato, ma è inevitabile che l'uscita di un disco live in questo periodo, vada a suscitare un mix di emozioni forti e altresì contrastanti. Ormai orfani dai concerti da più di un anno e mezzo, una parte di noi cerca ogni goccia disponibile sotto forma di album live e di eventi in streaming per potersi dissetare in questa aridità rappresentata dall'assenza di spettacoli dal vivo. Dall'altro lato un album di questo tipo può contribuire ad enfatizzare questa mancanza, quasi mettendo in crisi la nostra parte più istintiva e passionale. In questo contesto gli Amorphis decidono di celebrare gli ormai 30 anni di onorata carriera con la pubblicazione di un live dal titolo "Live At Helsinki Ice Hall", registrato al termine dell'ultimo tour il 7 Dicembre 2019, proprio nella loro città natale Helsinki.

 

Gli Amorphis giocano in casa, ed in casa danno sicuramente il loro meglio. Come un cerchio che idealmente si chiude, lo scenario della Helsinki Ice Hall regala sensazioni ed emozioni forti per il gruppo nel suo completo. I membri del combo finlandese non nascondono che tanti anni fa hanno spesso frequentato quel luogo speciale come semplici spettatori e che speravano un giorno di poter essere proprio loro protagonisti su quel palco. Una carriera scintillante quella degli Amorphis, che nel corso degli anni ha sapientemente mixato l'aggressività del death metal degli esordi, con elementi melodici, progressive e folk, creando un sound unico e riconoscibile, che li ha resi uno dei gruppi più amati e rispettati della scena metal europea.

 

L'amore per la terra natia trova in questo live la perfetta congiunzione tra musica, storia ed orgoglio per le proprie radici. Quindici tracce per un'ora e mezza abbondante di live che non può non toccare ogni fase della carriera della band, ma che inevitabilmente ha un occhio di riguardo per l'ultimo lavoro in studio "Queen Of Time", presente con ben 6 brani. È proprio l'inizio del live che è dedicato all'album più recente, che riscalda gli animi con l'energica "The Bee" seguita da "Heart Of The Giant". Semplicemente esplosiva è "Bad Blood" da "Under The Red Cloud", brano che sottolinea la predominante attitudine live dei finlandesi, qui presentata in una versione da pelle d'oca. I pezzi storici si susseguono senza alcuna pausa. Da "The Four Wise Ones" a "Into Hiding" (dal capolavoro "Tales From The Thousand Lakes"), da "Sampo" alla classicissima "My Kantele": un percorso musicale intenso ed emozionante che rende onore alla qualità compositiva della band e all'energia che Tomi e compagni imprimono in ogni singola nota suonata. Semplicemente perfetta è la sezione finale dello show, pregevolmente incastonata tra passato e presente, regalando quelli che sono forse i brani più significativi degli Amorphis. L'intro da brividi di "Skyforger" ci apre le porte a "Silver Bride", sempre amatissima dal pubblico e soprattutto a "Black Winter Day", emozionante, decisa e passionale in egual misura. A chiudere la performance è "House Of Sleep", con la quale gli Amorphis salutano nel migliore dei modi il pubblico di Helsinki.

 

Difficile trovare difetti in un live così trascinante. Forse si poteva inserire qualche canzone in più, o fare scelte leggermente differenti di scaletta, ma con una discografia così ampia è quasi impossibile accontentare ogni fan. Certo, trovandosi ad Helsinki Tomi Joutsen dialoga in lingua madre con il pubblico e questo impedisce i più di capire le frasi del frontman alla platea, ma in fin dei conti è sempre la musica che come linguaggio universale riesce ad arrivare al cuore. La speranza di tutti è di poter tornare presto sotto, ma nel frattempo si può esser felici di poter ascoltare un pezzo di storia di una grandissima band.





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