Lovespoon
Carious Soul

2013, Hey Man! Records
Rock

Recensione di Stefano Torretta - Pubblicata in data: 29/07/13

Nuova prova per i Lovespoon, dopo l’EP di debutto “Naked For You” (2011) e l’album che porta il loro stesso nome uscito nel 2012. Il quartetto ravennate abbandona quasi completamente i tratti folk che caratterizzavano il precedente lavoro e si tuffa a capofitto nel rock proveniente dagli anni ’70.

Ascoltare questo disco è come fare un giro sull’ottovolante: ci si ritroverà sballottati dalle molteplici influenze che popolano i sogni dei quattro musicisti e le dodici tracce di questo “Carious Soul”. Gli influssi folk del precedente album si possono ancora ritrovare in alcuni brani (“Sleeping On A Bench” e “Anyway”), anche se vengono completamente stravolti, fondendoli con i tratti distintivi provenienti da altre fonti d’ispirazione, quali ad esempio gli Oasis. E proprio il gruppo dei fratelli Gallagher, per quanto riguarda le influenze più recenti, risulta essere uno degli elementi più presenti in quest’album. Ma a parte queste aperture quasi contemporanee, è ai classici del passato che i Lovespoon guardano: Neil Young, Velvet Underground, Bob Dylan, Beatles. Il loro contributo non è mai di semplice copiatura, ma di rielaborazione personale, riuscendo così a far suonare queste dodici tracce come appartenenti allo stile dei Lovespoon, anche se di uno stile vero e proprio è difficile parlare, vista la gran quantità di direzioni da cui provengo gli elementi che lo caratterizzano.

E tanto si può parlare di molteplici influenze artistiche provenienti da altri gruppi, quanto ci si può sbizzarrire a sottolineare i differenti generi musicali che convivono a stretto contatto da una traccia all’altra. Oltre al già citato aspetto folk (nello specifico, elementi country e hillbilly), ci si può imbattere in aperture quasi ska (“My Love”, con il suo ritmo estremamente solare), in passaggi puramente acustici di chitarra ed armonica (“Bianca”), contaminazioni blues che inaspettatamente mutano in improvvisi sprazzi lisergici psichedelici (“Carious Soul”).

L’unica certezza che abbiamo, quando si parla del rock realizzato dai Lovespoon, è che si può solo rimanere spiazzati ad ogni loro nuova uscita. E se da un lato questa caratteristica risulta uno dei loro più grandi pregi, dall’altro può anche giocare loro contro, non permettendo agli ascoltatori che ritornano da un album al seguente di riconoscersi in quanto proposto di volta in volta. Ma, piccole puntualizzazioni a parte, ci troviamo di fronte ad un gruppo che sa giocare con generi e riferimenti, che si diverte nel farlo, e che nel contempo riesce sempre a realizzare un qualcosa di accattivante ed inedito.



01. Pale Moon
02. Mary Comes
03. Anyway
04. My Love
05. Maryonettes
06. Like An Eleanor
07. I Can Live Anyhow
08. Butterfly
09. Sleeping On A Bench
10. Bianca
11. Carious Soul
12. Another Pale Moon

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