Mano Le Tough
Trials

2015, Permanent Vacation
Indie Dance

Recensione di Francesco De Sandre - Pubblicata in data: 09/11/15

La fortuna sorride agli audaci e chi è realmente audace sa fare della propria qualità un'arma eterna nell'eterna lotta che ci vede pedine in una parentesi chiaroscura chiamata esistenza, parentesi che, prima o poi, ci mette con le spalle al muro, o agli alberi. Trials è lo scrigno di corse e respiri che l'ascoltatore immagina nel suo smarrirsi nella foresta, per poi capire che è quello il luogo del ritrovarsi, dello slancio, della luce (interiore). "Un'ulteriore rifinitura del senso melodico, una house coniugata al pop con cenni a tratti verso il dancefloor e a tratti lontano dallo stesso", questo il motto del ritorno in auge di Mano Le Tough, uno degli artisti elettronici con la più veloce ascesa degli ultimi anni. Altro non ha fatto che tramutare in linee di antitesi le simulazioni delle entità naturali più oscure e attraenti. Farlo bene è la sua arma.




01. Running in a Constant Circle
02. Generations
03. Energy Flow
04. Half Closed Eyes
05. Empty Early Years and the Seed
06. I See Myself in You
07. Trails
08. The Space Between
09. Sometimes Lost
10. Meilen

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