March Division
Post Meridian Soul EP

2014, Autoproduzione
Rock/Elettronica

Recensione di Alessio Sagheddu - Pubblicata in data: 20/03/14

Nulla di scomposto o fuori luogo nel secondo EP dei March Division, quartetto lombardo dedito al difficile addomesticamento di un synh rock dalle marcate, e anche abbastanza azzeccate, tinte pop. No, nessuna cover di "Personal Jesus", da queste parti. Ed è vero, si ricorda un po' l'andazzo musicale degli A Life Divided, ma per fortuna della proposta (neanche troppo buona) dei tedeschi si ha solo un sentore, non una totale copia.

 

I sei brani racchiusi in questo "Post Meridian EP" seguono un andamento ben preciso, che mette ben in mostra il sound proposto da Andy Vitali, Emanuele Platania, Stefano Lai e Mattia Pissavini. A curare la scrittura dell'EP, alla cui base sembra esserci quasi una ricerca d'identità, è lo stesso vocalist Andy Vitali, ottimo anche nel curarne la produzione, arricchita da riverberi, voci smussate, suoni digitali e programming che non temono giudizio. E il lavoro riesce anche a difendersi bene per quanto riguarda il fattore "ritornelli": brani come "Right On My Way", o anche "Dig It", fugano ogni possibile dubbio e accentuano nuovamente il talento, questa volta vocale, di Vitali, nella padronanza del proprio strumento, come anche dell'inglese (sicuramente un grande punto a favore per la credibilità della band).

 

Cosa rimarrà dopo l'ascolto? Un riascolto, sicuramente. Tensioni space-rock, cadenze drum'n'bass e qualche traccia di synth bass rifiniscono le ultime tracce di questo EP, nel complesso convincente testimonianza dell'ottimo lavoro dei March Division.





01. Right On My Way
02. Dig It
03. Downtown Devil
04. Old Man Knocking
05. Friday Will Come
06. Sell-By Date

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