Marillion
A Sunday Night Above The Rain [DVD]

2014, Ear Music
Prog Rock

Recensione di Luca Ciuti - Pubblicata in data: 14/07/14

E’ sempre la stessa storia: “ancora un altro???” la domanda nasce spontanea ogni qualvolta mi imbatto nell’ennesima video release targata Marillion, divenuto appuntamento ormai fisso per ogni fan della band inglese; la quale peraltro, sembra non aver perso la voglia di testimoniare la devozione verso i propri fans con prodotti di altissimo livello. Registrato a Port Zèlande, in Olanda, 2013, “A Sunday Night Above The Rain” è la testimonianza live di un happening imprescindibile per tutti i seguaci della band, quel Marillion Weekend descritto come incrocio fra le classiche convention e una sorta di Holiday Camp dal gusto tipicamente british. Lo show ruota attorno alla riproposizione integrale dell’ultima release, l’ispiratissimo “Sounds That Can’t Be Made”, affiancato a una manciata di brani pescati a sorpresa dalla loro nutrita discografia. Spuntano “This Strange Engine”, una sorprendente “Waiting To Happen”, l’immancabile “Neverland” e persino “The Garden Party” giusto per non scontentare gli orfani di Fish. Si capisce che la scelta dei brani non è del tutto casuale ma funzionale all’economia di uno show in cui la dimensione live esalta non di poco le caratteristiche del disco, a partire dalla superba “Montréal”, che non avevamo avuto la possibilità di ascoltare durante la doppia data di Milano del 2013, per quanto richiesta a gran voce dal pubblico. Per comprendere la simbiosi totale che caratterizza il rapporto fra i Marillion e i propri fans, basta ascoltare i primi passaggi di “Waiting To Happen” in cui un commosso Hogarth lascia cantare il pubblico. Per “Sunday Night” la band non si è risparmiata, né on stage né fuori: riprese di altissimo livello con un numero imprecisato di telecamere, light set di prim’ordine, palco con passerella e cornice di pubblico di tutto rispetto per un evento almeno sulla carta “ristretto”. Tutto questo sarebbe niente se non ci fosse la musica: I Marillion sono capaci di elaborare una proposta tanto ricercata e sentita con una normalità che va di pari passo alla loro attitudine da antidivi (veri, non di maniera), e se su disco a qualcuno sembreranno statici o peggio ancora soporiferi, è sufficiente vederli all’opera per capire quanto abbondino il gusto e la tecnica nei cinque musicisti inglesi. Sarebbe sciocco lamentarsi per l’ennesimo DVD, con un prodotto di tale livello non c’è neppure bisogno degli extra. Marillion, basta la parola.




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