Mastodon
Live at Brixton

2013, Warner Bros
Metal

Per fare un live strepitoso ci vuole una band strepitosa
Recensione di Stefano Risso - Pubblicata in data: 12/12/13

Dopo il “Live at the Aragon” uscito nel marzo del 2011, registrato durante il tour in supporto del fenomenale “Crack the Skye”, i Mastodon concedono il bis con il seguente “Live at Brixton”, registrato in un tempio della musica come l’O2 Academy di Londra l’11 febbraio del 2012 e tenuto sotto chiave fino ad oggi, facendo la sua comparsa unicamente in versione digitale, sia in formato audio che video.

Una scelta che ha fatto arrabbiare moltissimi fan dei quattro di Atlanta, decisamente incattiviti sui canali social ufficiali dei nostri, avendo forse dimenticato che i propri beniamini già da tempo hanno varcato la soglia del merchandise più sfrenato e del business spicciolo, vedi i disparati articoli sullo store ufficiale, magliette dedicate ad eventi e festività speciali (l’ultima per il giorno del Ringraziamento ha destato anche polemiche), addobbi natalizi oltre l’immancabile birra targata Mastodon. Non c’è dunque da stupirsi per la scelta “tutta digitale” degli americani (almeno fino ad oggi), che piaccia o no il futuro della distribuzione musicale… Se proprio ci si voleva inorridire si poteva da tempo dare un occhio alla linea di hot pants “Asstodon”, un sobrio regalo di Natale per le nostre ragazze, e non certo incaponirsi per questo “Live at Brixton”.

Anche perchè una volta fatto partire il live ci si dimentica in fretta di tutto quanto. Novantasette minuti di esibizione, tesa, incalzante, un ottovolante dal quale si scende solo una volta arrivati alla fine. “Live at Brixton” è l’ennesima testimonianza della caratura, dell'approccio live e della preparazione tecnica di questa band. Ventitre brani (più un assolo di chitarra) sparati a tutta velocità uno dietro l’altro, niente teatrini, niente pause, niente presentazioni, niente discorsi, niente cali di tensione, solo un “thank you London” urlato a fine concerto. Tonnellate di riff e rullate, potenza e velocità allo stato puro, brani già complicati e veementi su disco che assumono dal vivo una connotazione decisamente più brutale e frenetica, grazie anche a piccole variazioni e aggiustamenti ad hoc. Una scaletta che pesca a grandi linee da tutta la carriera, con l’ultimo “The Hunter” ovviamente in prima linea, e con una netta predilezione per i pezzi più pesanti e diretti (motivo per cui “Crack the Skye” è solo una comparsa).

In un mercato invaso di live, dvd, e uscite di scarsa utilità, “Live at Brixton” si eleva dalla massa per i contenuti altissimi regalati dai Mastodon, brani che ormai sono storia del metal moderno suonati e registrati benissimo (ottima la produzione, sporca ma attenta a ogni dettaglio), ma cosa ancor più importante cantati in maniera più che soddisfacente. Se il comparto vocale è da sempre il tallone d’Achille dei nostri, questa volta Sanders, Hinds e Dailor danno il meglio, sia pure con qualche sbavatura qui e là, dettata probabilmente dal troppo trasporto e dalla foga dell’esibizione, così carica da farvi svitare il cranio a furia di headbanging. Facciamo un esempio? Se riuscite a stare fermi durante “Circle of Cysquatch” fatecelo sapere...

Una lunga sequenza di brani micidiali, un viaggio impazzito tra hardcore, sludge, rock, metal e prog, questo è sostanzialmente “Live at Brixton”, un prodotto praticamente obbligatorio per i fan della band, che potrebbe incuriosire anche nuovi ascoltatori, data la natura violenta e diretta dei brani proposti. Siamo sicuri che non ci metterete molto a trovarvi a intonare insieme al pubblico il coro da stadio di “Creature Lives”. Giù il cappello.



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