Maybeshewill
Fair Youth

2014, Superball
Post Rock

Recensione di Giulia Franceschini - Pubblicata in data: 28/08/14

È il principale proposito del post-rock, quello di emozionare con l'impatto sonoro, niente parole, solo quel muro di suono su cui ti devi infrangere. La difficoltà del raggiungimento di questo obiettivo è notevole, per questo il panorama post si presenta così variegato e complesso.
Oltre ai grandi nomi esponenti del genere, infatti, ci sono tantissime altre realtà meno note, ma non meno valide o degne di parecchi ascolti. Tra questi ci sono senza dubbio i Maybeshewill, un quintetto di Leicester (UK), arrivato ormai alla quinta produzione studio, evolvendo e perfezionando il proprio suono.

 

"Fair Youth" è una raccolta undici tracce strumentali, ma non percependo minimamente il distacco l'una dall'altra, è come un flusso continuo, un pensiero in evoluzione dalla prima all'ultima. Il suono è sorprendentemente stratificato, i vari livelli tra groove, melodie e armonizzazioni si sovrappongono, creando un fiume di suono inarrestabile. L'orecchio segue questa struttura semplicemente, tanto quanto è semplice fare andare i pensieri. Già dall'intro si percepisce un'emozione crescere dal suono, che sfocia in "In Amber", la conferma che quell'emozione fosse una sorta di gioia avvolta dal torpore. Le melodie guidate dalle tastiere focalizzano l'attenzione, facendo dimenticare totalmente l'assenza di una voce, e prendendone senza fatica e senza mancanze il posto. I distorti delle chitarre, gli archi, gli effetti elettronici, tutto contribuisce a completare l'immagine che quel brano ti sta costruendo dentro, come quelle note precise in "All Things Transient", che cadono come gocce di pioggia sul viso. Questo album ti fa sentire come quando hai gli occhi socchiusi e vedi solo figure sfocate e inoffensive e luci calde e tonde, che è esattamente l'immagine che la band ha scelto per rappresentare il nuovo lavoro.

 

Rispetto agli esordi c'è sicuramente più maturità, forse meno aggressività ed energia, ma più consapevolezza. Un'evoluzione naturale che porta i Maybeshewill ad un nuovo apprezzabile livello nel panorama del post-rock.





01. ...
02. In Amber
03. You and Me and Everything in Between
04. Fair Youth
05. All Things Transient
06. Sanctuary
07. Asiatic
08. Waking Life
09. Permanence
10. In the Blind
11. Volga

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