My Sleeping Karma
Mela Ananda - Live

2017, Napalm Records
Psychedelic Rock

La traversata della Valle dell'Indo guidati dal Rock psichedelico e multidimensionale, in un viaggio ipnotico tra le ombre e luci dell'anima 
Recensione di Alessandra Manini - Pubblicata in data: 04/03/17

Nel 2006, durante il tour della band stoner rock "The Great Escape", il frontman e cantante decise di abbandonare il progetto, mentre i restanti componenti della band, il batterista Steffen Weigand ed il bassista Matte Vandeven, continuarono il tour, appoggiati dal chitarrista in arte Seppi e da Norman Mehren al soundboard, proponendo un nuovo progetto interamente strumentale. Dopo l'album di debutto "My Sleeping Karma" che porterà il nome della band, con il secondo lavoro "Satya" la band inizia a spaziare tra le terre d'oriente, tra le vie armoniose di quelle dottrine a cui l'induismo fa riferimento, dando a tutti i pezzi dell'album il nome delle divinità induiste. I My Sleeping Karma non nascono però dal desiderio di un culto nella sua ricerca più attenta, quanto dalla consapevolezza. 
 
 
"Karma è un termine che comprende il ciclo di cause ed effetto, è una somma di ciò che un individuo ha fatto, sta facendo e farà. È la regola d'oro: ciò che si dà è ciò che si riceve, si raccoglie ciò che si semina", sono le parole sulla pagina ufficiale della band tedesca. Ponendo sull'apprendimento dall'esperienza il punto focale della propria esistenza, la storia biografica della band pare aver trovato nel ciclo delle cause ed effetti una nuova identità musicale, complessa ed articolata, quanto le tematiche scelte per affrontarne la produzione.

 

"Mela Ananda" è il nome dato al progetto live mix inciso dalla band nel 2017, tradotto letteralmente "Raduno di Beatitudine", ovvero una summa di quanto creato dalla band negli ultimi dieci anni. Una versione live di brani selezionati, aggiungendo al rock psichedelico di cui si fanno portatori, l'elemento della simbiosi con il proprio pubblico. La musica prende a tutti gli effetti l'aspetto della luce come espresso nel brano "Glow11", attraversando una via di produzione artistica fatta da cinque album: "My Sleeping Karma", "Satya", "TRI", "Soma" e "Moksha". Il risultato uniforme tende a presentare un viaggio a tutti i livelli, tra conscio ed inconscio, tra gli abissi della mente ed i sogni più lontani. L'esperienza live dei My Sleeping Karma si avvale proprio del livello trascendente, trasportando il proprio pubblico in un universo etereo fatto di colori, suoni ed immagini legate ad un oriente più vicino di quanto si possa credere, isolando in un certo senso dalla realtà attuale. Un genere complesso quello proposto dalla band tedesca, che non mancando mai di qualità strumentale ottiene una proposta di rock multidimensionale. Gli arpeggi di chitarra e le ritmiche di basso tendono a creare quasi dei cerchi concentrici senza abbandonare mai le linee strumentali l'uno dell'altro, mentre la batteria trova più spazio ed energia in pezzi come "Ephedra".
 
 
La scelta di un album live è per i "My Sleeping Karma" non solo un passo verso il proprio pubblico, quanto uno specchio del proprio lavoro, a dimostrazione del fatto che l'assenza di liriche testuali non sia un pretesto per rifugiarsi in una torre d'avorio ma al contrario il motore mobile dell'unione. Il tour europeo conferma come la band stia abbandonando il pubblico di nicchia per portare il proprio sperimentalismo a livelli superiori, seguendo in un certo senso i proverbi dell'induismo: "non temere di avanzare lentamente, abbi solo paura di fermarti, facendo si che sia il tuo cuore a cercare la meta e la ragione a cercare la via".




01.Prithvi
02.23 Enigma
03.Glow11
04.Ephedra
05.Vayu
06.Akasha
07.Brahama
08.Psilocybe
09.Tamas
10.Hymn72

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