Avrò anche (quasi) ventisei anni, ma a volte (spesso) mi sento nostalgica, soprattutto per quanto riguarda la musica. Sono cresciuta in una casa dove c'era sempre lo stereo o la radio accesa, e benchè mi sia sempre lamentata di essere nata nel decennio sbagliato, porto nel cuore la musica degli anni 90. Avete presente quel pop-rock scanzonato che ogni tanto emergeva dalla miriade di boyband che circolavano in quel periodo? Ecco, quello. In quel marasma c'era anche Melissa Etheridge.
Lo ammetto, me l'ero dimenticata. Quando mi è arrivato il promo, ho detto "Melissa chi?", poi ho sentito la sua voce roca e a dir poco inconfondibile me la sono ricordata più che bene, vergognandomi da morire per la dimenticanza. A cavallo del 1993/1994 passava per radio spessissimo ed è stata una piacevole sorpresa riscoprirla. E subito è partita la nostalgia, perchè più ascoltavo questo "This Is M.E." e più ci scoprivo piccoli dettagli della musica della mia infanzia, suoni che non sentivo da un decennio abbondante in un disco nuovo, cori che dire fuori moda è poco, il tutto mescolato ad elementi più moderni e attuali. Non proprio tutto si amalgama bene, alcune cose potevano essere omesse o gli si poteva dare meno importanza, ma il risultato finale è ben più che discreto, prova ne è il brano più riuscito del disco, "Like A Preacher", che incarna perfettamente questo mix di elementi che rendono unica questa release.
"This Is M.E." è un album composito, costituito da molti aspetti differenti. Dal punto di vista musicale è un'amalgama di pop e rock che costituiscono la base principale, inserti blues e qui e là un po' di country, genere che ha permesso alla Etheridge di muovere i primi passi nel mondo della musica. Abbiamo un album variegato ma compatto, seppur non privo di difetti, ovvero di tanto in tanto c'è qualcosa che non quadra o che stona, ma sono momenti fugaci su cui si può soprassedere, guardando, o meglio ascoltando, l'album nel suo quadro generale.
Dal punto di vista testuale siamo di fronte a cantautorato di alto calibro, che racconta vita vissuta, sentimenti e avvenimenti e paga un grande tributo ai fan e alle persone che ruotano attorno alla vita della Etheridge. Il tutto coronato con un tocco di sarcasmo e ironia che ogni tanto traspare e strappa un sorriso all'ascoltatore. Il tutto cantato con il tono rauco che ha reso famosa questa cantante, divenuta poi un'icona a livello internazionale soprattutto nell'ambito LGBT.
Per concludere, "This Is M.E." è stata una piacevole sorpresa per una persona tendenzialmente nostalgica ma che ha i piedi ben piantati nel presente, musicalmente parlando. Un album che guarda al futuro, ma scritto sapientemente da una persona in grado di guardarsi indietro e ripescare quello che ha reso grande una cantante che forse da questo lato delle Alpi non viene presa molto in considerazione. Non sarebbe male vedere questa tendenza invertita.