Metal Allegiance
Volume II: Power Drunk Majesty

2018, Nuclear Blast
Thrash Metal

Con il secondo album in studio, Volume II: Power Drunk Majesty, i Metal Allegiance omaggiano il sound che ha forgiato il supergruppo in una vera e propria enciclopedia del thrash e dell'heavy metal.
Recensione di Sophia Melfi - Pubblicata in data: 16/09/18

Un vero e proprio tributo al metal nella sua forma più pura, quello dei Metal Allegiance e del loro secondo album in studio, Volume II: Power Drunk Majesty. Il progetto di questa super band risale al 2015 e nasce da un'idea di Mark Menghi, David Ellefson, Alex Skolnick e Mike Portnoy. Insomma, un'enciclopedia dell'heavy e del thrash metal che comincia a prendere forma dalla pubblicazione dell'omonimo album, il quale vede la partecipazione di alcuni degli artisti di punta della scena metal internazionale come Phil Anselmo, Troy Sanders, Chuck Billy, Cristina Scabbia, Mark Tornillo, Charlie Benante, Ron "Bumblefoot" Thal e tanti altri. Il nuovo lavoro dei Metal Allegiance ha concorso a plasmarne l'unicità e ad incanalare gli spunti creativi derivanti da tutte queste personalità in un'unica direzione, naturalmente quella del metal.

 

"Queste sono canzoni reali, scritte da veri esseri umani riuniti a lavorare in una stessa stanza. Seppur problematica, questa è una vera band." 

 

Se, da un lato, avere a disposizione tutti questi artisti equivale ad avere la certezza pressoché matematica di un ottimo risultato, non sempre, come in questo caso, è facile conciliarne le sonorità e gli intenti. Fondamentale, a detta di Ellefson, la componente femminile del super-gruppo: Cristina Scabbia, Alissa White-Gluz e Floor Jansen le quali hanno magistralmente contribuito alle parti melodiche del sound del disco, che nulla ha da invidiare ai colossi Kill 'Em All e Bonded By Blood. Lungi dalle recenti polemiche sorte durante i concerti dei Pearl Jam, in aperta critica al presidente degli Stati Uniti Donald Trump, i testi dei Metal Allegiance non trattano di politica, ma riflettono lo stato di frustrazione del mondo attraverso una prospettiva aggressiva che ha come intento quello di esternare tutta la propria rabbia attraverso la musica. "The Accuser" è la prima traccia del platter che incarna proprio questo spirito rabbioso e resiliente, centro nevralgico dell'intera composizione. Dalle energiche "Bound By Silence" e "Mother Of Sin" in cui spicca fra tutti la voce graffiante e potente di Bobby Blitz degli Overkill, si passa poi ad un clima più esoterico e a tratti tribale evocato dal re del tribal metal per antonomasia, Max Cavalera, presente nella traccia "Vodoo Of the Godsend". Delle similarità imprescindibili si riscontrano con i primissimi album dei Megadeth dai toni decisamente più aspri e sferzanti. Si prosegue con "Liars And Thieves" che si contraddistingue per l'intensa ed oscura voce del frontman dei Mastodon Troy Sanders, la quale richiama apertamente le radici del thrash dei Thin Lizzy, che ha ispirato la maggior parte dei membri del supergruppo. L'album si conclude con la title-track in cui fondamentale risulta il contributo di Mark Osegueda e della reginetta del symphonic metal Floor Jansen che chiude la rassegna dei grandi del metal e del loro creato. Un'ultimissima e doverosa menzione, quella di uno dei mostri sacri della chitarra, Joe Satriani che ha fornito il suo apporto ai Metal Allegiance innalzando inevitabilmente la portata qualitativa del risultato.

 

Ciò che colpisce maggiormente di questo progetto, non è tanto la partecipazione dei grandi del thrash metal o dei virtuosi della chitarra, quanto il fatto che si tratti semplicemente, e spontaneamente, di amici (tanti amici) riuniti insieme per fare della grande musica. Con un incisivo mantra di Ellefson si riassume quindi l'intero lavoro della band:


"It's just good friends making great music together."
 





01. The Accuser (feat. Travor Strnad)

02. Bound By Silence (feat. John Bush)

03. Mother Of Sin (feat. Bobby Blitz)

04. Terminal Illusion (feat. Mark Tornillo)

05. King With A Paper Crown (feat. Johan Hegg)

06. Voodoo Of The Godsend (feat. Max Cavalera)

07. Liars And Thieves (feat. Troy Sanders)

08. Impulse Control (feat. Mark Osegueda)

09. Power Drunk Majesty (Part I) (feat. Mark Osegueda)

10. Power Drunk Majesty (Part II) (feat. Floor Jansen)

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