Destinia
Metal Souls

2018, Frontiers Music
Melodic Metal, Power Metal

Il guitar hero Nozumo Wakai torna con una dichiarazione d'amore verso il melodic metal.
Recensione di Mattia Schiavone - Pubblicata in data: 15/07/18

Prendete un virtuoso guitar hero del Sol Levante che dopo due lavori convincenti prova a fare il botto arruolando una serie di musicisti con un curriculum di tutto rispetto: il buon risultato dell'operazione sembra quasi scontato. Nozumo Wakai, da qualche anno al timone del progetto Destinia, ha avuto recentemente la possibilità di verificare dal vivo le indiscussi doti di Ronnie Romero, incontrando il cantante e convincendolo immediatamente ad unirsi alla causa. Alla band si sono poi aggiunti anche il batterista Tommy Aldridge e il bassista Marco Mendoza, andando a completare la line-up e registrando in breve tempo il materiale scritto interamente dal chitarrista, dando all'album un titolo che è tutto un programma: "Metal Souls".

 

Il lavoro poggia infatti le sue basi sul melodic metal e si snoda attraverso influenze power e AOR, senza mai prendersi alcun rischio o tentare di avventurarsi su strade meno battute. Tutti i musicisti si ritrovano a fare quello che li ha resi conosciuti e apprezzati e le sbavature dal punto di vista tecnico sono pressoché assenti. Partendo dal regista dell'opera, Wakai dimostra per tutta la durata dell'album il proprio estro con le sei corde tra riff e assoli particolarmente veloci. Ma pur essendoci un protagonista assoluto, il resto dei musicisti non vengono certo relegati ad una band di supporto. La sezione ritmica, pur senza toccare vertici assoluti, è infatti precisa e pulita, mentre il talento vocale di Romero (di cui tutti hanno già avuto ulteriore prova nei Rainbow) è in grado di arricchire ulteriormente canzoni già di sè per è piacevoli, per quanto siano diverse le sensazioni di deja vù che emergono durante l'ascolto. La title-track in apertura conferma immediatamente tutte le aspettative: si tratta infatti di una cavalcata dalle forti influenze power con un assolo al fulmicotone. Sulla stessa lunghezza d'onda sono buona parte delle tracce (con menzione particolare a "Cross The Line"), che non brillano forse per originalità, ma si lasciano comunque ascoltare con facilità, a patto di apprezzare il genere proposto. Gli unici brani a differenziarsi sono invece "Rain" e soprattutto "Take Me Home", in cui i bpm si abbassano, lasciando più spazio a melodia ed emozioni.

 

"Metal Souls" è un album che potrà essere apprezzato dai fan di un certo tipo di musica anni '80, da cui Wakai pesca a piene mani. Fin dal titolo e dalla copertina, questo lavoro è una dichiarazione d'amore verso il puro melodic metal e, come tale, non rappresenta alcuna grande novità in termini di suoni e arrangiamenti. Quella che abbiamo tra le mani è comunque una buona raccolta di canzoni, che potrà sicuramente regalare un futuro alla band.





01. Metal Souls
02. Rain
03. The End of Love
04. Promised Land
05. Take Me Home
06. Raise Your Fist
07. Be a Hero
08. Metamorphosis
09. Cross the Line
10. Judgement Day
11. Ready For Rock

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