Old Kerry McKee
Mono Secular Sounds

2020, Icons Creating Evil Art
Country, Folk

Recensione di Giovanni Ausoni - Pubblicata in data: 19/10/20

All'ascolto, "Mono Secular Sounds" sembra l'opera di un autore proveniente dall'America rurale più profonda; certo, sempre di contado si parla, ma il luogo natio di Old Kerry McKee, moniker che tende ulteriormente a scompaginare idee già di per sé molto confuse, è un villaggio sperduto della Svezia. Evidentemente, però, la lontananza, psicologica oltre che fisica, dai grandi centri metropolitani - Stoccolma o New York poco importa - provoca le medesime reazioni emotive e, di conseguenza, le stesse risposte artistiche in songwriter di diversa estrazione nazionale. E così, complice un background culturale che, nonostante le poche informazioni biografiche a disposizione, si presuppone abbastanza variegato, la one man band scandinava recide quel po' di death metal presente nella propria identità originaria per approdare a uno stile tutto incentrato su un recupero sincretico dei generi tradizionali statunitensi. 

Alla struttura portante dei brani concorrono, in egual misura, una chitarra acustica, un'armonica a bocca, un drum kit essenziale e una voce rugginosa e profumata di torba: ricetta semplice e dall'esito intrigante, in grado di evocare l'atmosfera che si respirava nelle grandi pianure yankee durante l'epoca dei primi pionieri, quando desolazione, fatica, schiavismo e litri di alcol a buon mercato la facevano da padrone. 

Volutamente sbilenchi e slabbrati, i pezzi si susseguono al pari di una disperata litania laica non priva, comunque, di una forte carica spirituale: dalla ballad acida e depressa "South Spruce Blues" al tragico pagan blues di "Cattle And The Wolves", dal jazz zigano di "Gypsy Rags" alle scosse elettriche di "Anxiety Blues", sino al country galoppante e improvvisato di "House Of The Rising Sun", McKee costruisce una sorta di breviario apocalittico e distorto scevro di illusioni e speranza. Certo, esiste anche lo spazio per la riflessione malinconica e il raccoglimento interiore come nelle tinte bluegrass della serafica "I've Been Building", nella commovente "Humming On The Porch", nel flemmatico pathos di "Woman From Tarnava"; eppure si tratta sempre delle meditazioni di un cantastorie maledetto che preferisce il cinismo sincero della bottiglia agli edulcorati farfugliamenti di un damerino di città. 

Che Old Kerry McKee viva nel freddo boreale e non in una vecchia fattoria coloniale del New Hampshire non appare un elemento dirimente: "Mono Secular Sounds" rappresenta la trasfigurazione moderna di una passato musicale centenario, flessibile perché conservatore, toccante perché intriso di terra e sudore. Onore al merito.




01. South Spruce Blues
02. Cattle And Wolves
03. Gypsy Rags 
04. I've Been Building
05. Humming On The Porch
06. Woman From Tarnava
07. Anxiety Blues
08. House Of The Rising Sun

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