Mountain Tamer
Mountain Tamer

2015, Argonauta Records
Heavy Metal/Psichedelic Rock

I Mountain Tamer attingono dal passato e utilizzano i giusti ingredienti.
Recensione di Matteo Galdi - Pubblicata in data: 31/12/15

I Mountain Tamer sono tre ragazzacci californiani giovani e cattivi, gli strumenti sono quelli necessari ed essenziali per un trio che propone musica dura e massiccia. La loro proposta , questo self-titled album d'esordio, è direttamente influenzata dalla musica psichedelica degli anni sessanta ed una notevole quantità di massici riff heavy di matrice doom, fortemente accostabili al genere sia per quanto riguarda le atmosfere che le tematiche esoteriche trattate nei testi.E se i capostipiti quanto precursori del genere sono i Black Sabbath, nel tempo numerose sono state le contaminazioni che lo hanno legato al thrash e al black metal. Il "proto-doom" è stato un genere da cui partire, una costante ispirazione per molti gruppi a venire, sempre più estremi. Se il sound dei Candlemass infatti nei primi anni ottanta era una versione più cupa e cruda, i Celtic Frost hanno "appesantito" il sound portandolo a livelli estremi e creato il black metal, che poco aveva a che spartire con gli ormai "relegati" a "creature leggendarie" Black Sabbath. Ebbene le idee, i suoni grezzi ed arcaici dei primi lavori delle leggendarie band britanniche che hanno dominato gli anni sessanta e settanta (in primis Sabbath, Cream e Yardbirds) non sono mai finiti nel dimenticatoio anzi, come un effetto "boomerang" una volta usato ed abusato delle stesse, molti gruppi hanno pensato bene di ricominciare da dove tutto ebbe inizio.

 

Decisamente affascinanti gli anni settanta, quando ancora per "appesantire" il sound i chitarristi usavano suonare con gli amplificatori per basso, quando "bastava" una Gibson SG distorta e suonare le tre note che componevano la "triade del diavolo" per incutere terrore.
Queste le nozioni necessarie per comprendere da dove è nata la nuova scena doom e psichedelica, a cui partecipano i Mountain Tamer come moltissimi altri gruppi, sparsi in tutto il mondo. Tutti ispirati dalle stesse band, dallo stesso periodo e veramente tutti molto simili tra di loro. Il punto di forza dei Mountain Tamer appunto risiede nel fatto che sebbene attingendo a due generi già sentiti, risentiti ed abusati riescono comunque a donare la freschezza necessaria a non far sembrare antiquato il tutto. Certo di gruppi "revival" simili ce ne sono, la maggior parte sono sterili ed inutili. Gruppi "usa e getta" per un genere che ormai sembra relegato quasi a luogo dentro il quale nascondersi in caso di mancanza di idee.


Ascoltare però la voce graffiante del frontman Andru, il quale durante l'intero lotto si dimena e urla ritornelli crudeli, orecchiabili ma efficaci, come nella roboante e psichedelica traccia finale "Pharosite" e che "squarcia" il sound e pare quasi alienato in "The wolf", per rimanere piacevolmente stupiti: la grinta e la passione con le quali i tre ragazzi californiani suonano (e paiono proprio divertirsi) lasciano davvero ben sperare per il futuro. Possono turbare la mente dell'ascoltatore intransigente che vuole l'innovazione a tutti i costi, al quale potrà balenare in mente l'idea malsana che magari: "Questi ce la fanno". Perché a volte non serve innovare: se si suona bene e con passione tutto viene trasmesso all'ascoltatore, anche se è passione che "deriva" da almeno quattro decadi fa. Magari possono non rinnovare o addirittura non creare un genere, ma sanno intrattenere eccome. I Mountain Tamer sono giovani e di belle speranze, hanno un buon sound e grinta da vendere: ennesima band da "debutto piacevole ed eclissi" o giovani promesse? Promossi, sulla fiducia.





1.Mindburner

2.Knew

3.Dunes Of The Mind

4.Vixen

5.Wolf In The Streets

6.Sum People

7. Satans Waiting

8.Pharosite

Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool