Curiosi di sapere come si divertono le rockstar che non hanno più nulla da dimostrare? Ce lo spiega Joe Elliott, voce storica dei Def Leppard, con una meravigliosa collezione di gemme che potrete godervi a partire dal 1 dicembre 2017.
Ora vi chiederete: come si arriva dai Def Leppard ai Down 'N Outz? Insomma pare che la storica band Mott The Hoople, la preferita di Joe Elliott in persona, un bel giorno avesse annunciato una speciale reunion per un'unica settimana di spettacoli all'Hammersmith Odeon, e a qualcuno fosse venuta la brillante idea di chiedere proprio a Elliott di prendere parte allo show. I The Quireboys avrebbero fatto da band spalla, e a Elliott venne in mente di rendere tutto ancora più interessante andando a ripescare vecchi successi della formazione, canzoni meno note che lui stesso aveva fatto risuonare nel suo stereo per 35 anni. I The Down 'N Outz, questo il nome del curioso ensemble, divennero la band di supporto dei Mott The Hoople in uno dei loro leggendari spettacoli del 2009 all'Oden di Hammersmith; oltre a Joe Elliott (Voce / Chitarra / Tastiere), la band presentava membri appunto dei The Quireboys come Paul Guerin (chitarra), Guy Griffin (chitarra), Keith Weir (tastiere) e Phil Martini dei Wayward Sons (batteria) e infine il bassista Ronnie Garrity (Raw Glory) - oggi Share Ross (Vixen).
Da quel momento magico e inaspettato fu un attimo passare alla registrazione del primo album, "My Re-Generation" prodotto da Elliott e Ronan McHugh, registrato nello studio personale dello storico membro dei Def Leppard, un disco di sole cover di canzoni di artisti legati a Mott the Hoople, come Mott, British Lions e Ian Hunter, e nell' aprile 2014, all'uscita del secondo album in studio, "The Further Adventures Of...". Ora che è tutto chiaro torniamo a "My Re-Generation" con un consiglio spassionato che è d'obbligo: se vi piace il rock'n'roll, quello puro e senza fronzoli, non riuscirete a togliere il CD dal lettore della macchina per un bel pezzo. Quei giri blues così semplici, diretti e senza mezzi termini né sbrodolature, quei riff scanzonati e divertenti che innalzano i pezzi a puro divertimento... consigliatissimi "What Do You Love" e "Overnight Angels" per farvi subito un'idea dello spirito così scanzonato e classico delle track, la voce di Elliot e la classe e l'esperienza di una band di prim'ordine a rendere la miscela irrisistibile. "Career (No Such Thing As Rock 'N Roll)" è l'apoteosi delle intenzioni di questi ragazzacci (non più tanto ragazzi ma sempre cazzutissimi, non ci piove), così come epica la cover di "Shouting And Pointing" dei Mott che recita "There's trouble coming, I feel it deep in my bones". Si passa dallo stile Rolling Stones di "By Tonight" alla drammatica e intensa "Apologies", per farvi sciogliere con "3000 Miles From Here", una vera e propria dichiarazione d'amore di Elliott quando canta col cuore. Nessun ricamo, solo sudore e musica, una godibilissima esperienza sonora che dovrebbe stare sulla mensola più alta della vostra collezione di dischi. Ah, dovesse interessarvi l'esperienza completa, la band ha perfino lanciato un marchio di birre, non vorrete mica tirarvi indietro proprio adesso!