Neil Young And Crazy Horse
Way Down In The Rust Bucket

2021, Reprise Records
Rock

Un vecchio amico, il compagno perfetto delle serate filosofiche, a cui poter confessare i segreti più reconditi perché sai che ti comprenderà: questa è la sensazione di ristoro che Neil Young trasmette anche stavolta con questo nuovo live album.
Recensione di Ludovica Iorio - Pubblicata in data: 14/03/21

Quando nel settembre del 1990 Neil Young pubblicò "Ragged Glory", un lavoro elettrico intriso di suoni grezzi, abrasivi e pieni di distorsioni, era piuttosto chiaro che si sarebbe guadagnato all'unanimità l'appellativo di "padrino del grunge" e che avrebbe influenzato in maniera più o meno diretta gli artisti di Seattle il cui movimento si stava cementando in quegli anni, Nirvana e Pearl Jam su tutti. Questa ennesima nuova veste venne apprezzata dai fan dell'epoca come tutt'ora dalla critica e dai nuovi seguaci: il cantautore canadese naturalizzato statunitense si è infatti sempre distinto per la sua evoluzione, non curandosi di mantenersi fedele ad un genere o ad un'etichetta, saldi principi che hanno contribuito a costruire la sua inscalfibile autenticità.

L'inedito live al The Catalyst di Santa Cruz del 13 novembre dello stesso anno, reso ora disponibile con il titolo "Way Down In The Rust Bucket", è la prima occasione di presentare dal vivo alcune delle tracce del nuovo full-length: esso ci restituisce l'immagine e i suoni di uno spazio angusto e poco illuminato, la giusta atmosfera per poter vivere la musica che il cantautore crea dal vivo assieme ai suoi fidi compagni Crazy Horse.
La setlist racchiusa nel doppio live album è composta di 19 canzoni, per una durata di circa due ore e mezza, che ripercorrono la carriera dell'artista fino a quel momento. Di "Ragged Glory" viene messa in luce nel concerto non solo la componente più dark e tormentata già presente nella Trilogia del Dolore ("Fucking Up"), ma anche la dimensione agreste e soleggiata di una "Country Home", dietro cui si nasconde comunque la ricerca di solitudine e l'incognita di un nuovo decennio a cui il mondo si stava affacciando. Durante lo show i nostri hanno inoltre suonato dal vivo, per la prima volta, "Danger Bird", brano slow e metaforico, eliminato dall'album "Zuma" del 1975 e reinserito nella remaster del 2016; allo stesso album appartiene "Cortez The Killer", una denuncia verso i crimini perpretrati dai conquistadores nei confronti delle popolazioni native americane. Da ricordare inoltre il ritratto dettagliato di "Surfer Joe And Moe The Sleaze" e quello più semplice "T-Bone", che lasciano il posto alle coinvolgenti "Bite The Bullet" e "Homegrown", al puro rock & roll di "Sedan Delivery", per poi infine volgere verso la struggente "Like A Hurricane", che si conclude con uno dei più memorabili assoli della carriera dell'artista.

Una delle penne più prolifiche e pungenti della musica contemporanea, Neil Young, assieme a pochi altri, ha saputo raccontare la condizione umana universale in tutte le sue sfaccettature, con uno stile passionale e lirico rivestito di un certo cinismo che trascende il tempo e lo spazio, sotto forma, all'occorrenza, di ballad e cavalcate rock. Un vecchio amico, il compagno perfetto delle serate filosofiche, a cui poter confessare i segreti più reconditi perché sai che ti comprenderà: questa è la sensazione di ristoro che Young trasmette anche stavolta con questo nuovo live album.

 

"Way Down In The Rust Bucket" è ora disponbile in vari formati via Reprise Records: l'edizione "Boxset Deluxe" contiene il DVD live del concerto così come 4 LP e 2 CD. Il DVD contiene una performance ulteriore di "Cowgirl In The Sand" che non compare nelle edizioni in vinile o in CD. Le altre versioni sono un cofanetto in vinile con 4 LP e uno con 2 CD.





CD 1

1. Country Home
2. Surfer Joe and Moe the Sleaze
3. Love to Burn
4. Days That Used to Be
5. Bite the Bullet
6. Cinnamon Girl
7. Farmer John
#. Cowgirl In The Sand (exclusive to the DVD ONLY)
8. Over and Over
9. Danger Bird
10. Don’t Cry No Tears
11. Sedan Delivery

CD 2

12. Roll Another Number (For the Road)
13. Fuckin’ Up
14. T-Bone
15. Homegrown
16. Mansion on the Hill
17. Like a Hurricane
18. Love and Only Love
19. Cortez the Killer

Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool