Me Vs. I
Never Drunk Enough [EP]

2018, Autoprodotto
Hardcore/Stoner

Recensione di Giovanni Ausoni - Pubblicata in data: 16/04/18

Fast, wild, aggressive, senza compromessi né ripensamenti: i patavini Me Vs. I esordiscono con un EP dalla carica adrenalinica, suonato con rabbia genuina e buona competenza esecutiva. Del resto non ci troviamo di fronte a dei parvenu: Alberto e Francesco Baldo, rispettivamente chitarra e batteria, costituiscono il nucleo degli Abusivi, divertente e dissacrante rock band veneta, impegnata in invettive contro Gigi D'Alessio e inni all'euforia alcolica, mentre Matteo Brunoro alla voce attesta il possesso di un'ugola graffiante in grado di scartavetrare a sangue superfici d'ogni risma. Curiosa l'assenza del basso: il frastuono creato dal trio sopperisce tuttavia al convitato di pietra e, benché forse una futura inclusione del quattro corde potrebbe fruttuosamente irrobustire una sezione ritmica al momento monca, ebbene, "Never Drunk Enough" si conficca con discreta scioltezza nei centri del sistema neurovegetativo. Una salutare scossa hardcore lasciata correre su binari elettrici stonerisée, ancora passibile di miglioramento in termini di focalizzazione identitaria e varietà compositiva, ma di certo soddisfacente dimostrazione che Black Flag e Converge  contano degli affezionati proseliti in territorio nazionale.
 
 
Se in "MadNess" e "Me Vs. I" emerge un approccio da violento punk barricadero, "Places", caratterizzata da sezioni in clean vocals, stanzia in parte su lidi maggiormente mid-tempo, spazzati via comunque da fisime vicine al metalcore, pur conservando una struttura complessiva legata a un rifferama semplice e diretto. "Keep Of Grass" galleggia nell'atavico brodo dei Queens Of The Stone Age prima maniera, quasi schivandone le derive allucinogene allo scopo di concentrarsi su una comunicazione efficace e priva di fronzoli, procedimento utilizzato altresì in "Empty", attraverso l'inserimento di fraseggi acuminati nella grasse base valvolare in cui fermenta il pezzo. Nella coppia finale le animalesche ed esemplari "De-Vices" e "Up & Down" palesano come gli insegnamenti di Henry Rollins e Kurt Ballou non siano caduti nel vuoto: una centrifuga strumentale al medesimo istante scabra e furente, calata in un lotto di pezzi dalla durata media di tre minuti scarsi e che, tra frequenti e fulminei stop&go, non conosce un vero e proprio rallentamento.
 
 
Mini febbrile ed epilettico, "Never Drunk Enough" gronda irrefrenabile energia da tutti i pori: nonostante a tratti gli Me Vs. I oscillino troppo sulla lama della perfetta gestione dell'ibrido magma sonico, non si può non riconoscere loro una positiva tendenza all'incrocio dei generi, lasciapassare fondamentale per sfuggire alla comune e veloce senescenza contemporanea. Oltre i confini del caos.




01. MadNess
02. Me Vs. I
03. Places
04. Keep Off The Grass
05. Empty
06. De-Vices
07. Up & Down

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