Il progetto di resurrezione che i New Found Glory hanno intrapreso dal 2010 in poi si può sintetizzare nell’attitudine ho-quasi-quarant’anni-ma-me-ne-sento-venti-(e-ne-dimostro-sedici) che esplode in “Ready and Willing” di due anni fa. Quel suono, quel ritmo – riproposizione moderna delle velocità melodiche degli early years – permettono loro ora di guardare il mondo con occhi diversi, occhi che guardano più dentro che fuori.
I New Found Glory – che nel farsi gli affari propri e andare dritti per la loro strada, in pieno rispetto della vecchia scuola DIY, sono ormai diplomati – proseguono a radunare vecchio e nuovo pubblico nella collaborazione con Hopeless Records: Jordan Pundik, Chad Gilbert, Ian Grushka, Cyrus Bolooki – che ci ha confermato tutto ciò che abbiamo ascoltato nel corso di questi ultimi due anni, quando lo avevamo intervistato nel prima dell’uscita di Resurrection – propongono nel 2017 un disco versatile che spazia dalla caraibica “The Sound Of Two Voices” alle consuete rappresaglie adolescenziali di “Happy Being Miserable”, in un nono disco che più che difendersi dagli attacchi del passato, direttamente li scavalca, ci accoglie al prossimo livello, quello in cui si possiede un bagaglio di conoscenze da condividere con il fratellino più piccolo, quello che a Natale ha ricevuto in regalo la prima chitarra.
Ci sono le tastiere in “Blurred Vision” e i rimproveri in “Say It Don't Spray It”, ci sono già i presupposti per una carriera che può sbocciare nel Pop delle masse, pur piacendo ai metallari con un po’ di cuore. “Makes Me Sick” è una metafora di condivisione, un’esperienza che diventa meravigliosa, quando diventa di tutti. Il (secondo) video di “Ready and Willing” ne è una prova: ora si continua su quella strada.