Deathrite
Nightmares Reign

2018, Century Media
Death Metal

I Dearthrite hanno davvero tanto da dire, ma hanno bisogno di ricalibrare, e non poco, la loro mira
Recensione di Icilio Bellanima - Pubblicata in data: 10/12/18

In un mare di dischi spenti, copia-carbone dell'ennesimo fuoco di paglia del momento, l'uscita di un lavoro del genere è da accogliere positivamente, nonostante il risultato finale non sia precisamente un centro perfetto, tutt'altro. Anzi, per giorni e giorni ho cambiato idea almeno 10 volte su Nightmares Reign, scegliendo le giuste parole per stroncarlo, salvo poi ripensarci fino all'ultimo. Non perché sia un indeciso di natura (un po' sì, in realtà), ma la colpa, o il merito, è tutta dei tedeschi Deathrite, attivi dal 2010 e giunti al quarto full-length, il primo sotto un'etichetta prestigiosa come Century Media. E il primo di un nuovo corso, che parte dal death metal di scuola svedese, di chitarre a motosega e di growl sgraziato e cavernoso, e si diverte a giocare con riff, ritmiche e melodie non troppo consoni per il genere.

 

Nightmares Reign, come avrete intuito, non è semplice da catalogare e nemmeno da giudicare. La velocità generale è tarata verso il basso, il marciume lascia non così di rado spazio a soluzioni più "luminose", e i due chitarristi sembrano fare a gara su chi riesca a trovare l'armonizzazione più strana e dissonante. Le 8 composizioni sono stratificate, ma non cervellotiche: il background dei Deathrite resta quello grezzo e spigoloso dei precedenti lavori, ma sono i continui cambi di atmosfera, di ritmo (con qualche sfuriata mai però realmente sfrenata), di riffing, a richiedere un buon numero di ascolti prima di essere assimilato in toto. Parti in cui il basso diventa temporaneamente protagonista, sorretto da arpeggi acidi e colpi tentacolari sui tom della batteria, altri più onirici, come i primi funerei secondi di Invoke Nocturnal Light: i momenti e i riff interessanti non mancano.

 

Il problema, però, è che una volta sotto pelle, non resta poi molto di questo disco, che ha tutti i connotati di un'opera di transizione: i Dearthrite hanno davvero tanto da dire in un panorama death metal saturo e spesso stantio, ma hanno bisogno di ricalibrare e non poco la loro mira. Lodevole, senza dubbio, la volontà di provare qualcosa del genere col primo album sotto un'etichetta così grande, dove molti, al contrario, preferiscono continuare a giocare sul sicuro, che stempera in parte un lavoro che, nel complesso, non riesce a raggiungere la sufficienza. La speranza, senza dubbio, è che il seguito di Nightmares Reign sia il centro perfetto che i Deathrite stanno provando a realizzare.

 

 

 

 





01. When Nightmares Reign 
02. Appetite For Murder 
03. Invoke Nocturnal Light 
04. Demon Soul 
05. Devil's Poison 
06. Bloodlust 
07. Obscure Shades 
08. Temptation Calls

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