Billie Joe Armstrong
No Fun Mondays

2020, Warner Records
Punk Rock

Uno sguardo al passato con gli occhi di oggi: così il cantante dei Green Day ci presenta la sua collezione di 14 cover
Recensione di Maria Chiara Cerra - Pubblicata in data: 28/11/20

Chi è Billie Joe Armstrong? Probabilmente iniziando a parlare di lui apriremo un capitolo senza fine: frontman dei Green Day, con molteplici side-projects che cambiano, nascono e vengono ripresi (vedi i Network), oltre che attore, è impossibile che una persona così possa essere fermata da una pandemia. Perciò a poco più di un mese dall'uscita dell'ultimo album dei Green Day "Father Of All...", il 23 marzo Armstrong ha iniziato a pubblicare su YouTube, quasi per gioco, la sua prima cover, inaugurando in questo modo i "No Fun Mondays". Passati 8 mesi, tutte le canzoni riproposte sono state raccolte in un unico album di 14 cover, mantenendo lo stesso titolo.

 

Il mondo delle cover può essere un'arma a doppio taglio: difficle a mettere d'accordo tutti, soprattutto se gli artisti presi in considerazione si chiamano Clash, John Lennon o Avengers, ma Armstrong riesce a caratterizzare bene tutti i brani, mettendoli sotto la propria lente di ingrandimento. Iniziare con "I Think We're Alone Now" permette di mantenere la stessa sensazione con cui era stata pubblicata per la prima volta a marzo: "essere soli, ma insieme", come aveva spiegato il cantante. Tutte le cover sono legate a ricordi e momenti felici della storia personale di Billie Joe, con temi che spaziano dall'amicizia alla famiglia, con l'obiettivo di dimenticare le preoccupazioni del mondo e dare spazio alla musica. Anche per questo motivo, pur presentando accostamenti a primo impatto troppo diversi tra di loro, come "Manic Monday" (l'originale super pop delle Bangles) seguita da "Corpus Christi" degli Avengers, non preoccupatevi: il risultato finale è sorpredente e sarà una bella esperienza sentire pezzi simili in successione.

 

Per certi versi, la caratteristica meno sorprendente è l'inconfondibile stile Green Day, che viene applicato senza riserve a tutti i brani ed è riconoscibile già dai primi accordi. Canzoni come "Kids In America" e "Whole Wide World" sembrano uscite da "American Idiot" e a risentire in maggior misura di questo cambio di stile sono "Amico" e "Gimme Some Truth", che viene intrisa di maggior aggressività, sulla linea del testo scritto da Lennon nel 1971, e reggendo comunque il confronto temporale: lo spirito di protesta e ribellione contro Nixon e la guerra in Vietnam dell'originale può essere attualizzato con facilità considerando la situazione politica dell'America odierna. "Amico" rappresenta, invece, un bel tributo a Don Backy (pseudonimo di Aldo Caponi) e, con questa ventata di ritrovata modernità, il brano acquista una nuova pelle, pur conservando il testo cantato in italiano. Dal lato opposto, il lavoro di moderizzazione non giova, invece, a "That's Rock 'n' Roll", che, dell'originale di Shaun Cassidy, perde qualsiasi particolarità e l'atmosfera danzante e festosa viene del tutto rivisitata.

 

I "No Fun Mondays" di Billie Joe Armstrong sono uno sguardo al passato con gli occhi di oggi. E se, come in questo caso, anche soltanto una cover invoglia a voler ascoltare l'originale per scoprire nuovi generi e band, questa scommessa potrà già essere considerata una vittoria.





01. I Think We're Alone Now
02. War Stories
03. Manic Monday
04. Corpus Christi
05. That Thing You Do!
06. Amico
07. You Can't Put Your Arms Round A Memory
08. Kids In America
09. Not That Way Anymore
10. That's Rock 'N'Roll
11. Gimme Some Truth
12. Whole Wide World
13. Police On My Back
14. A New England

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