Nothing More
Nothing More

2014, Eleven Seven
Alternative Metal

Recensione di Francesco De Sandre - Pubblicata in data: 09/06/14

Doppio fine in un singolo disco. È una prassi abbastanza usuale che stavolta Jonny Hawkins, Daniel Oliver, Mark Vollelunga e Paul O’Brien sfruttano alla perfezione confezionando un lavoro di altissimo livello in cui scaricare tutta la propria creatività in due modi: quello intimo del contatto indiretto con le orecchie dei fans e quello animalesco, gerarchico, del potenziale spettacolo live che i ragazzi porteranno in giro per gli States. “Nothing More”, un titolo da sentenza, può essere analizzato in stile cartesiano, come suggerisce la tracklist. La parte prima è quella dell’impatto senza pretese, diretto e sincero. Da “Gyre” emerge invece l’identità riflessiva e sentimentale della band, che conclude l’album lasciando largo spazio alla melodia, al rallentamento del ritmo e, conseguentemente, trattando temi quasi ballabili. Il risultato finale è un ottimo disco che mischia sufficiente variabilità ad un complessivo rinnovamento sonoro, impreziosito dal continuo contrasto tra batteria turbinante e voci tanto esplosive quanto passionali. "Nothing More" uscirà il 24 Giugno, alla fine del tour americano, ma la possibilità di eventuali tappe europee durante l'estate non è ancora compromessa.





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