Of Mice & Men
Restoring Force

2014, Rise Records
Metalcore/Nu Metal

Recensione di Marco Mazza - Pubblicata in data: 23/03/14

Gli Of Mice & Men sono una band nata nel 2009 principalmente per volontà del vocalist Austin Carlile, dopo la sua uscita dagli Attack Attack!. Il gruppo ha debuttato con l’omonimo album nel 2010, proponendo un metalcore di stampo classico non molto diverso da quanto già fatto da Carlile con la sua ex band. Con la seconda release, "The Flood", gli statunitensi iniziano a introdurre elementi melodici e influenze nu metal nella propria formula. Con l’ultima fatica, "Restoring Force", il processo di distacco dalla soluzione originale non si arresta; i suoi autori premono anzi sull’acceleratore nel tentativo di uscire dalla nicchia musicale e affacciarsi al mercato mainstream.
 
La nuova uscita è la prima dopo l’abbandono del vocalist Shayley Bourget, il suo posto è ora preso da Aaron Pauley. Acquisto azzeccato, le parti vocali di Aaron e il suo contributo al songwriting sono tra le cose migliori di "Restoring Force" che, per il resto, appare solo come un insieme d’idee prese qua e là e riproposte senza un progetto alla base che possa sostenerle. Gli Of Mice & Men vogliono realizzare qualcosa che possa allargare la propria cerchia di fan e, per cercare di raggiungere l’obiettivo, sacrificano una parte dell’anima core per avvicinarsi al sound di gruppi come Deftones, Disturbed o Slipknot, vedi tracce come "You Make Me Sick" o "Break Free". Nonostante lo spostamento generale verso il nu metal, nell’uscita compaiono pezzi chiaramente hard rock, vedi "Would You Still Be There" o "Identity Disorder", e brani che, riproponendo elementi metalcore, danno un contentino anche ai fan delle origini come "Public Service Announcement" o "Bones Exposed". Tutti questi spunti e ispirazioni sono però accorpati in un'unica tracklist senza nessun collegamento tra di loro, questo rende l’ascolto della stessa inconsistente e dal sapore di una compilation non troppo riuscita.

"Restoring Force" è un capitolo interlocutorio: nel cercare di accontentare tutti rischia di non accontentare nessuno. Intendiamoci, non tutto è negativo, se presi singolarmente i brani non sono affatto male. Gli Of Mice & Men mostrano il meglio con i pezzi radio-friendly in cui è esaltata la voce pulita di Aaron Pauley piuttosto che le urla di Austin Carlile. Detto questo, è il quadro complessivo che non torna; il lavoro appare troppo scollato ed eterogeneo per essere compreso. Si ha un po’ la sensazione che la formazione, correndo da una parte e dall’altra dei sentieri musicali, e non avendo la forza di crearne un proprio, abbia perso l’orientamento.

Che musica vogliono fare da grandi questi Of Mice & Men? Nu-Metal? Metalcore? Post-Hardcore? Hard Rock? Mixare diversi elementi? Beh, qualunque sia la risposta sarebbe meglio che si chiariscano un po’ le idee prima  di partorire il successore "Restoring Force".



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