Folkstone
Ossidiana

2017, Folkstone Records / Universal
Medieval Rock

Recensione di Giulia Franceschini - Pubblicata in data: 02/11/17

Abbiamo una band, in Italia, unica nel suo genere, non solo musicale questa volta, ma anche nel carattere, nella personalità, nelle aspirazioni e nelle azioni. La storia del Folkstone inizia ormai più di dieci anni fa nelle valli bergamasche. I nostri amati guerrieri orobici ne hanno fatta di strada da allora, e si sono fatti spazio in modo onesto e testardo portando in lungo e in largo le loro storie e le loro immagini evocative.


Sembra passato un giorno da quando ci siamo ritrovati tra le mani "Oltre... L'Abisso", eppure sono già tre anni di canzoni, di concerti e di consenso sempre crescente per i nostri. E oggi tocca a "Ossidiana". Abbiamo già analizzato puntualmente ogni brano presente in questo nuovo capitolo folkstoniano nel nostro dettagliato track-by-track, ma andiamo ora a indagare cosa "Ossidiana" rappresenta nel suo complesso all'interno della carriera dei Folkstone.

 

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Nulla sembra essere un caso, a partire dal titolo, "Ossidiana", un materiale vulcanico che dal suo fascino grezzo muta forma e composizione mantenendo tuttavia la propria resistenza. È proprio questa pietra scura che campeggia al centro della copertina di questo nuovo figlio dei Folkstone, a fare da sfondo a un logo decisamente più minimale e schematico rispetto a quello che conoscevamo. È quindi chiaro da subito che qualcosa è cambiato e ascoltando scopriamo che questa confezione esterna non è altro che una metafora della metamorfosi della band. Ce ne si accorge facilmente già dal primo singolo estratto dal titolo "Pelle Nera E Rum", brano che oltretutto inaugura coraggiosamente "Ossidiana". Disorienta con la sua apertura southern, ci chiediamo dove siano i Folkstone, ma sono proprio lì, dietro l'angolo. "Scintilla" viene già percepita come la nuova hit folkstoniana tipo con le sue aperture gioiose e sonorità in generale molto più accessibili rispetto al passato - e vogliamo non definire un cambiamento associare il termine catchy ai Folkstone? Un vero e proprio inno, se dobbiamo trovarne uno in questo disco. "Ossidiana" ha una coperta di suoni e immagini inedite che coprono e scaldano il nucleo più sincero e immutato della band. Li ritroviamo in "Asia", una sorprendente ed esotica dedica all'Oriente, o dietro alle tastiere della struggente e cantautoriale ballad "Mare Dentro". Sono nell’epicità di "Scacco Al Re" o nello stacco acustico di "Anna", con Lore e Roby a cantare e ballare insieme per i vicoli dei borghi dove li abbiamo conosciuti.

 

Eccoci a dover affrontare, dopo 13 tracce, una moltitudine di elementi nuovi e inaspettati da incasellare nel quadro che è stato dipinto fino ad oggi dei nostri. Sono dei Folkstone tirati a lucido, ripuliti e superficialmente un po' più adulti a proporci una prova che sembra davvero aprire ad una nuova fase della loro carriera. Ma sempre con i corni al cielo.

 

Vi aspettiamo alla nuova data dell'Ossidiana Tour 2017 alla SpazioRock Night del 23 dicembre al Phenomenon (NO)! 

 

 





01. Pelle Nera e Rum
02. Scintilla
03. Anna
04. Psicopatia
05. Asia
06. Scacco al Re
07. Mare Dentro
08. E Vado Via
09. Istantanea
10. Supernova
11. Dritto al Petto
12. Sabbia Nera
13. Ossidiana

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