Otherwise
Sleeping Lions

2017, Century Media
Alternative Rock/Hard Rock

Recensione di Sophia Melfi - Pubblicata in data: 25/09/17

"Cerchiamo di infondere un senso di speranza in tutte le nostre canzoni, indipendentemente da quanto arrabbiate, tristi o introspettive possano apparire. E' il nostro obbiettivo, quello di lasciare tutti, compresi noi stessi, con un senso di piena consapevolezza di sè. Stiamo eternamente cercando una luce attraverso l'oscurità. E se anche voi state cercando delle risposte nel buio della vostra esistenza, questi leoni dormienti saranno le guide perfette." 

 

Dopo un lungo periodo di ibernazione nella caverna di un arido ambiente desertico in cui i leoni non hanno fatto altro che leccare le proprie ferite e recuperare le forze per difendersi dai cacciatori, finalmente sono tornati. Più determinati di prima, gli Otherwise arrivano ad un punto fermo, "Sleeping Lions". Terzo album in studio della band statunitense e terzo step evolutivo verso nuovi orizzonti. L'album si presenta infatti come una vera e propria rivelazione che turba l'ascoltatore, trasportandolo da un paesaggio onirico a una dimensione più realistica di consapevolezza composta da uno strato di umiltà e insabbiata da un tipo di vento che deteriora la vita. L'album costituisce l'apice di questa consapevolezza di sè e delle proprie capacità.

 

Meglio non svegliare i leoni che dormono, altrimenti si potrebbe giungere a un punto di non ritorno. Sentimenti, paure con cui nessuno vuole avere niente a che fare. Le stesse emozioni che per gli Otherwise assumono un valore totalizzante. L'album si sviluppa in verticale, da una dimensione d'insieme si scende ad un'attenta analisi di ogni singola traccia. Le 12 epifanie dell'album offrono infatti un'ampia gamma di emozioni che svelano la natura di ogni singola registrazione. Il primo brano,"Angry Heart", scorre fluente, senza ostacoli, come il corso di un fiume. Irrompe subito all'orecchio dell'ascoltatore l'intonazione rovente della voce di Adrian Patrick, colma di odio, quanto di accettazione del mostro che sta progressivamente diventando. Una rabbia che esplode sin dalla prima canzone e che si placa con "Blame", una delle dichiarazioni più emozionanti, dirette e frastornanti di tutta la carriera musicale della band. "If It Makes It Better For You, Just Blame It All On Me." Rabbia e rassegnazione tramontano, poi, per lasciare spazio a "Bloodline Lullaby", un'esplosione di emozioni effervescenti racchiuse in una delle ballate più commoventi della band.

 

L'emozione, infatti, è ciò che alimenta tutte le sensazioni, positive e negative, della nostra vita e gli Otherwise ci credono fino in fondo, tanto da creare un album in grado di raccogliere ogni singola sfaccettatura dell'interiorità umana. L'emozione è ciò che rende la band e le canzoni così visceralmente connesse al mondo e alla vita, oltre ad essere l'elemento più importante per comporre, scrivere, suonare, vivere. Ogni aspetto dell'esistenza umana è inquadrato alla perfezione e lo scopo principale di ogni traccia è quello, infatti, di vincere la sfida che consiste nel dimostrare, ogni giorno, cosa significhi essere vivi.

 

"Monster" è uno dei lavori più maturi della band. Il brano sorvola su una raffica di artifici retorici evitando suoni già programmati e flebili, per farsi vessillo di un promemoria che ricordi il vincolo soffocante dei rapporti che ci distruggono, ma da cui non possiamo sfuggire. Il rischio di addentrarsi troppo in profondità continua con "Nothing To Me", in cui la maestosità sinfonica del brano straripa in mezzo a nostalgiche rovine fatiscenti. Un malinconico ricordo preceduto da "Suffer", traccia in cui il suono della chitarra si riconosce nella superiorità delle parti melodiche che, cantando di un tormento interiore recondito, superano la banale ricerca di un suono più heavy e graffiante, tipico di altri brani.

 

Gli Otherwise hanno rischiato tutto in virtù dell'evoluzione, linfa vitale della creatività di ogni artista, cercando di restare fedeli a loro stessi. Un'evoluzione grazie alla quale la propria energia si è riversata al di fuori accendendo il fuoco delle persone. Tra le canzoni e i singoli momenti di vita di ognuno vige un forte legame che si mescola nel processo compositivo delle tracce, le quali sono il simbolo di ogni aspetto vitale che non sfugge all'onere di svelare emozioni prorompenti e destabilizzanti all'orecchio curioso dell'ascoltatore. "Weapon", ad esempio, è la canzone-protesta della band per antonomasia, scritta con la collaborazione di alcune delle loro ispirazioni fondamentali. "Bloodline Lullaby" è invece un tributo in onore delle loro famiglie, mentre "Won't Stop"rappresenta una sorta di inno e di ringraziamento ai loro angeli protettori, quelli che salvano la vita ogni giorno. "Sleeping Lions" è un passe-partout per annientare le tenebre della non-vita e arrivare a una chiara dimensione di consapevolezza di sè e del mondo attraverso la luce. La stessa luce che acceca i leoni appena svegliati dal frastuono implacabile della vita che scorre.

 

"Sleeping Lions" non è solo il più impressionante lavoro della band, ma è anche il grado più alto che essa abbia mai raggiunto, pur rimanendo fedele al proprio sound. Una maturazione dal punto di vista scritturale e musicale, rispetto al suono ancora acerbo dell'omonimo "Otherwise". L'ultimo album segue le orme del già ben definito "Peace At All Costs". Delle similarità si riscontrano soprattutto nelle ritmiche di basso e batteria che si succedono ad aperture più melodiche, oppure nei suoni graffianti e potenti, tipicamente Hard Rock, che si placano con parti melodiche più delicate, urlate o travagliate, a seconda dell'emozione a cui si fa riferimento. Altri punti in comune sono riscontrabili nella stravolgente intensità che contraddistingue ogni brano e che è, inoltre, punto di forza del sound degli Otherwise. In linea di massima l'album segna un'evidente crescita nel songwriting della band e nella spigliatezza compositiva fortemente contrassegnata da influenze esterne propriamente più "alternative", tra cui Muse, Tool e Stone Sour.





01. Angry Heart
02. Sleeping Lions
03. Suffer
04. Nothing To Me
05. Weapons
06. Crocodile Tears
07. Close To The Gods
08. Dead In The Air
09. Beautiful Monster
10. Blame
11. Bloodline Lullaby
Bonus Track: Won't Stop

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