Our Untold Story è una band proveniente da Stoccolma. Fondata nel 2012 da Xandar Turian, cantante e chitarrista della formazione, è dedita a sonorità punk/hard rock. Un bell'azzardo, in termini di paragoni con i nomi locali, per chi proviene da quelle parti. "My Dreams My Rules", album di inediti da poco pubblicato, ci consegna un gruppo dall'indubbia volontà di emergere ma dalla dubbia qualità artistica.

Fin dal primo ascolto a risaltare in negativo è la produzione del full length: deficitaria, grezza e decisamente insufficiente che, purtroppo, non rende giustizia ai brani prodotti o, quanto meno, non riesce a valorizzarli appieno. Negli anni in cui il digitale sovrasta qualsiasi cosa (e neanche questo è un bene), un sound così inadeguato non è il migliore dei biglietti da visita. Fattore, questo, che sfortunatamente si riverbera su quasi tutti gli aspetti del disco, incidendo prevalentemente sulla batteria privata del suo "tiro", della sua potenza e della sua capacità di segnare i passaggi più consistenti nella maggior parte delle songs. La chitarra di Tommy Gustafsson è, a tratti, un miraggio, oltre che essere anche fastidiosa per via di un sound a "zanzara" che neanche la più true delle band black metal si sognerebbe di proporre. La voce dello stesso Turian sovrasta di netto qualsiasi cosa, nemmeno fossimo al cospetto del compianto Ronnie James Dio. Voce, peraltro, impersonale e dalle linee metriche banali e largamente prevedibili. E, estendendo il discorso all'intera tracklist, la sensazione non può che essere analoga. Spiace doverlo dire ma questo pattern di sicuro non consentirà al gruppo di fare carriera, anzi, piuttosto, potrà limitarla. Vi sono dei buoni spunti qua e là e, a voler essere onesti, anche dei passaggi interessanti che gli amanti del genere potranno giudicare in base ai loro gusti, ma è davvero troppo poco per poter pensare di fare il grande salto.

E' difficile credere che nel 2018, con tutta la strumentazione e la tecnologia a disposizione, si riesca a produrre un LP in questa maniera grossolana, assolutamente insufficiente e priva di mordente e appeal. Roma non è stata costruita in un giorno e anche i Dead Kennedys o The Hives (nomi citati dai quattro svedesi a mò di influenza artistica) hanno dovuto fare gavetta e percorrere varie strade prima di trovare quella giusta. Per gli Our Untold Story non fa eccezione.