Outtrigger
The Last Of Us

2014, Gain Music
Alternative Metal

Recensione di Roberto Di Girolamo - Pubblicata in data: 13/12/14

In uno scenario ormai stagnante e povero di reali novità, ritagliarsi un proprio spazio e uno zoccolo duro di fan rappresenta una vera e propria utopia, complice anche una saturazione di band e filoni molto simili tra di loro. Qualche volta però il dover recensire dischi di artisti emergenti porta a conoscere realtà che riaccendono un barlume di stupore o sorpresa. Ed è così che ci troviamo a parlare positivamente di un giovane ensemble proveniente dalle terre del nord.

 

Parliamo degli Outtrigger, che dopo essersi presi delle belle soddisfazioni in patria e non solo, ci consegnano "The Last of Us", il loro primo full-lenght. Sin dalle prime tracce la situazione appare chiara: siamo di fronte a uno dei debut più robusti ascoltati in tempi recenti. La tracklist non presenta né filler né cadute vistose; naturalmente non tutte le tracce sono ugualmente efficaci, ma sembra qui assolutamente scongiurata quella fastidiosa alternanza tra episodi validissimi e meri riempitivi, tipica soprattutto degli esordi meno curati.

 

Il metal orecchiabile dalle tinte elettroniche del combo di Helsingborg annovera almeno due vere e proprie hit nella sua faretra: canzoni come "Superman is Dead" e You Left As You Came" impazzerebbero nei pallidi pomeriggi di MTV se solo fossimo ancora nei primi anni 2000. Le melodie curate, i suoni puliti ma potenti, i synth spesso "danzerecci" e soprattutto la voce del singer Simon Peyron avrebbero mandato in estasi intere orde di adolescenti, proprio come fecero ai tempi formazioni quali Papa Roach e Linkin Park. Siamo sicuri poi del valore di un pezzo come "World of Fire" in sede live, dove non dovrebbe mancare di scatenare il delirio tramite l'alternanza di strofe irruenti e ritornelli supercatchy. "Echo" e la conclusiva "The Last of Us" sono anch'esse valide aggiunte al roster, per non parlare poi di "Colder", "One with the Pain" e "No Excuse" (quest'ultima con tanto di blast beat) capaci di unire le asprezze strumentali tipiche del rock moderno con melodie vocali certosinamente costruite, così come la tradizione pop vuole.

 

Gli Outtrigger sono sempre alla ricerca della melodia ad effetto, e spesso la trovano. Proprio per questo, l'ascolto potrebbe risultare diabetico agli appassionati di sonorità meno indulgenti. In ogni caso, questo incipit presenta una band in ottima forma. Che sia questa la formazione capace di far comprendere al metalhead medio che il genere è commerciale e commerciabile come tutti gli altri, ugualmente soggetto alle leggi di domanda e offerta? Qui da noi più che altrove, l'impresa appare indubbiamente ardua.





01. Superman is Dead
02. No Excuse
03. World of Fire
04. Echo
05. You Left As You Came
06. Awaken Me (Acoustic Version)
07. Colder
08. Blame on You
09. One with the Pain
10. The Last of Us

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