Overkill
White Devil Armory

2014, Nuclear Blast
Thrash

Un album che ci rimanda all’epoca d’oro del thrash, un nuovo monumento nella discografia degli Overkill: questo è “White Devil Armory”!  
Recensione di Marco Ferrari - Pubblicata in data: 21/07/14

Coerenza sempre e comunque. Basterebbero queste poche parole per descrivere la carriera degli Overkill.
Certo, si tratta di una definizione molto semplicistica e che poco racconta di una delle thrash matal band più importanti al mondo, ma chi conosce il combo di New York penso possa capire a cosa mi riferisco. Nati nel 1980, hanno avuto una carriera dura, difficile, caratterizzata da mille problemi e cambi di line up, riuscendo però a restare sempre maledettamente coesi e focalizzati sul loro sound. Parlavamo di coerenza ed è stata proprio questa, nel bene e nel male, a sancire un legame unico con i fan anche quando l’ispirazione non era delle migliori.

Arriviamo così a questo “White Devil Armory” che rappresenta il dicissettesimo sigillo degli Overkill e che ha il difficile compito di confermare la ritrovata forma, in studio, della band Americana. Beh, inutile girarci intorno, non solo “White Devil Armory” rappresenta un disco ispiratissimo, ma è senza alcun dubbio uno dei migliori lavori dell’intera discografia della band.
Bastano le prime note di “Armorist” per spazzare via ogni dubbio: i ritmi sono serratissimi, la voce di Bobby graffiante come sempre, la produzione semplicemente perfetta, ma la cosa che sorprende oltre misura è l’energia trasmessa, quasi fossero riusciti a condensare anche su cd l’unicità dei loro show.
Come da tradizione gli Overkill giocano su cambi di ritmo pazzeschi che amplificano la potenza dei loro brani alternando  passaggi più marcatamente heavy a sfuriate incredibili. Avete ancora dei dubbi? Bene, provate ad ascoltare l’inizio di “Down To The Bone”, ma fate attenzione... il rischio di headbanging selvaggio è elevatissimo.
Il disco è di spessore superiore: avete presente quando nostalgicamente diciamo “ah ma un tempo i dischi erano belli dalla prima all’ultima canzone?” Bene allora nemmeno su questo aspetto “White Devil Armory” vi tradirà. Dalla violenza di “Pig”, alla graniticità del mid tempo “Bitter Pill” fino alle conclusive “It's All Yours” – “In The Name” la qualità sembra non conoscere pausa: riff ispiratissimi, linee vocali graffianti per un disco thrash come non se ne sentivano da anni.

Un album che ci rimanda all’epoca d’oro del thrash, un nuovo monumento nella discografia degli Overkill: questo è “White Devil Armory”!  






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