42 Decibel
Overloaded

2017, Steamhammer/SPV
Hard Rock

Dopo il tour europeo del 2016, i 42 Decibel escono dalla sala d'incisione e  presentano al pubblico l'adrenalina del loro ultimo album "Overloaded" per un sound con un voltaggio costantemente oltre il limite.
Recensione di Alessandra Manini - Pubblicata in data: 04/07/17

Con i 42 Decibel forse non è il caso che stiate seduti, infatti vi risulterà praticamente impossibile, perché l'ultimo album della band ha davvero qualcosa di esplosivo. Originari del sud America, tra le Ande e l'Oceano Atlantico, Junior Figuera voce e chitarra solista, Billy Bob alla ritmica, Matt Fraga al basso elettrico e Nicko Cambiasso fondatore della band alla batteria, si formano nel 2010 e senza tagliare il traguardo dei dieci anni di attività possono vantare un palmares di tutto rispetto. Nascono in un barrio di Buenos Aires, a Caballito, "Hard Rock 'n' Roll" è il loro album di esordio seguito nel 2015 da "Rolling in Town". Fin dai primi lavori estremamente coerenti ed improntati nella ricerca di una propria identità musicale ben delineata, è chiaro che il progetto di Cambiasso e compagni non è destinato a restare a lungo nei confini argentini. Il 2016 vede un primo riconoscimento per il lavoro della band tanto da portarli nel circuito dei grandi con un tour europeo, mentre il 2017 regala ai fan un nuovo entusiasmante lavoro di eccentrica vitalità, in cui, i 42 Decibel confermano il proprio sound decisamente internazionale, grintoso e ruvido.
 
"Overloaded" è un album on the road, perfetto per un lungo viaggio in macchina soprattutto se accompagnato da una storia avvincente e per nulla scontata. Si racconta una traccia dopo l'altra coinvolgendo appieno grazie all'adrenalina contagiosa delle chitarre e la voce graffiante di Junior Figuera. Parliamo di un disco immediato che vuole arrivare al pubblico e ci riesce perfettamente, attraverso un sound facilmente riconoscibile che coinvolge nell'istantaneo, alimentato dal ritmo serrato che rappresenta l'intento della band di spingersi oltre i limiti di voltaggio, con il piede sempre sull'acceleratore. 
"Whiskey Joint" apre il disco composto da dieci tracce, ed incarna a pieno le dissolutezze e le scorribande di una notte brava, tematica confermata nella traccia a seguire "Dangerous Mess" che rifacendosi ad un sound classic Hard Rock riesce a farsi apprezzare sin dai primi giri di chitarra. Ammirevole l'interpretazione di Figuera che costantemente miscela perfettamente la personalità strumentale con un timbro naturalmente graffiante. Con "Hot Shot" Cambiasso lancia la canzone scatenandosi alla batteria e trascinando il corpo strumentale con sé, mentre Matt Fraga prende la scena insieme al collega sull'intro di "Half Face Dead". La verità è che si tratta di un disco continuo, senza pause nei tempi e vivamente gagliardo, infatti le tracce mantengono tutte la medesima intensità indipendentemente dall'ordine in cui sono presentate e potrebbero venir ascoltate, motivo per cui la conclusiva ed energica "Cannon Fodder" dove Figuera delizia con un assolo alle sei corde semplicemente elettrico, in realtà potrebbe essere tranquillamente seguita da altre dieci tracce senza far calare minimamente l'intensità emotiva.
 
L'album rappresenta sicuramente un discreto risultato per una band che ha certamente ancora molto da dire ma che sa presentare con fermezza la propria identità musicale, costruendo corpi strumentali delineati e incuriosendo nella resa di un eventuale live show, speriamo infatti che i 42 Decibel forti della pubblicazione del nuovo album facciano tappa in Italia, perché si tratta di una band con un voltaggio costantemente oltre il limite.

 





01.Whiskey Joint
02.Dangerous Mess
03.Brawler
04.Roadkiller
05.Hot Shot
06.Half Face Dead
07.Lost Case
08.Cause Damage
09.Double Itch Blues
10.Cannon Fodder

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