Papa Roach
F.E.A.R.

2015, Eleven Seven
Alternative Metal/Nu Metal

Un album perfetto dalla personalità impalpabile: il fallimento del Nu Metal nella paura di crescere.
Recensione di Francesco De Sandre - Pubblicata in data: 25/01/15

Face Everything and Rise.

 

Quello dei Papa Roach è un ritorno suggestivo, perché assume allo stesso tempo più significati. Un ritorno totalmente chiaroscuro: una contrapposizione tra passato e presente, tra fans, tra attitudini artistiche e velleità discografiche, tra economia e valore. Terminata da un pezzo l'età dell'oro, dalla scorsa estate si sono susseguite voci e anticipazioni di quello che doveva essere il ritorno e basta, senza scuse. Con pretese offuscate dall'inseguimento di una moda forse già terminata e con l'immancabile dose di pregiudizio che ogni grande gruppo non può scrollarsi di dosso, i Papa Roach sono tornati. Ma non convincono, peggio: fotografano la situazione di un genere che è l'imitazione di se stesso, contaminando quanto di buono si era sentito dal 2005 al 2010.

 

Il concept di "F.E.A.R." è strettamente collegato al concetto di umanità. L'umana debolezza che provoca e lascia avanzare le paure dovrebbe essere sconfitta dalla personalità avvincente dei Papa Roach, nell'eterna elevazione della musica come colonna sonora della reazione, della forza, della statuaria vittoria finale. Alla fine della tracklist, sorvolando sui featuring di dubbia utilità, si capisce come questo concetto, questo screditante valore sia, in questo momento, insito nella band. È come se il gruppo fosse stato contagiato dal disagio che esso stesso tentava di comunicare in chiave di rilancio. La paura dei Papa Roach è un virus che forse solo il live può vincere, ma che ha da subito preso il sopravvento su di un album promosso solo perché è nato per essere promosso.

 

A vincere, sulla carta, sono anche i produttori Kane e Kevin Churko, che a discapito della credibilià della band confezionano un ottimo prodotto da illuminare in vetrina. Stilisticamente, teoricamente, idealmente, "F.E.A.R." è una sorta di piccolo capolavoro, intoccabile e inattaccabile: incarna e incornicia le linee guida accademiche del Nu Metal per come era stato concepito originariamente, fa del suo concetto basilare un trampolino di lancio allettante, presenta una dose di variabilità mediaticamente accettabile. Ma addentrandosi nel profondo di un album da lontano inattaccabile, le vulnerabilità si rivelano per ciò che sono. "F.E.A.R." si smarrisce nella sua stessa abitudine. Insomma a vincere è il contesto, ma, tristemente, non la band.

 

"F.E.A.R.", ottavo album della formazione californiana, uscirà domani via Eleven Seven Records. Ma la testa è già al tour mondiale che i Papa Roach intraprenderanno assieme ai Seether. Tour che, poco sorprendentemente, non sfiorerà l'Italia.





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