La rabbia e l'umorismo violento che i Pasadena Napalm Division cercano di diffondere attraverso l'omonimo album è il risultato di una degenere unione tra Hardcore Punk e Sleaze Metal, due filoni musicali stilisticamente differenti che hanno molto in comune, ma che rigettati nel calderone del Trash si confondono senza scaturire effetti troppo apprezzabili.
Provocazione e durezza ben nascosta da irriverenza e ilarità: la ricetta per un buon disco Trash sembra risiedere nel lasciarsi andare e riversare in musica qualsiasi pensiero o azione. Sembra quasi che, col pretesto di voler creare rumore e disintegrazione, sia sufficiente qualche accordo amalgamato senza troppa cura, volumi degli amplificatori al limite e qualche parola vomitata addosso al microfono in modo precipitoso e arrogante.
Come se il lato sporco del Punk schizzasse contro le macerie delle periferie dell'Hard Rock, così i brani contenuti nel disco non trasmettono appieno la potenza che Kurt Brecht (voce anche nei Dirty Rotten Imbecilles) & Co. vogliono diffondere. Ma a tal proposito è impossibile creare discussioni o disaccordi: la band infatti rispetta appieno i comandamenti del Trash, pertanto sono scagionati da ogni accusa di insulsezza o scarsa innovazione.
Chi quindi volesse fare il pieno di barbare melodie e velocità rude, è caldamente invitato dal pazzo gruppo Texano ad andarsi a bere le tanto decantate "100 Beers With A Zombie".