Pat Travers Band
Can Do

2013, Frontiers Records
Hard Rock

Dopo 37 anni di carriera, Pat Travers non sembra accorgersi del tempo che passa!
Recensione di Federico Mainardi - Pubblicata in data: 26/07/13

La prolifica band del canadese Pat Travers si è guadagnata un posto nella storia del rock fin dai primi album, il cui successo culminò in quel “Live! Go for What You Know” che fu acclamato da critica e pubblico nel 1979. I Nostri tornano oggi alla ribalta con un disco esplicitamente attraversato da reminescenze di quei primi lavori: la Frontiers Records ha infatti permesso a Travers di riprodurre le condizioni in cui essi videro la luce, concedendogli di trascorrere da solo in studio tutto il tempo necessario a dare libero sfogo alla sua creatività. Il combo di musicisti di cui Travers si è poi avvalso per concretizzare la sua scrittura è di tutto rispetto: Kirk McKim alla chitarra, Sandy Gennaro dietro le pelli, Rodney O’Quinn al Baso, e ancora Monica Travers come backing vocals, Sean Shannon alle percussioni, Doug Bare e Carl Cleaver alle tastiere.

Can Do” è un lavoro corposo, un’aggressione di velluto a base di suoni secchi e ritmi incalzanti su cui i virtuosismi della chitarra ricamano fregi complessi, stendono pennellate delicate o ancora imprimono tagli netti. Un disco di virtuosismi ruvidi: ecco cosa succede quando la classe si veste della pellaccia e della carica del rock. Il carattere trascinante di “Can Do” non implica, comunque, l’assenza di episodi più delicati; piuttosto gli permette di far sfoggio di una maestria chitarristica marcata (e non scevra di influenze jazzistiche) ma mai troppo invadente, mai totalizzante. Nell’eterna querelle tra tecnica pura, intrinsecamente autoreferenziale (Hendrix, Vai), e tecnica mediata poiché ricondotta all’orecchiabilità (Clapton, Satriani), quest’album si posiziona infatti nel solco del secondo modo, maggiormente digeribile e aperto ad una più vasta porzione di pubblico. Da notare anche la varietà di soluzioni compositive, perfettamente funzionale all’elevato numero di strumenti coinvolti: dalla verve jazzistica all’anima blues – ora scanzonata, ora tragica – tanto cara all’hard rock, dall’irruenza dei riff più travolgenti alla sofisticatezza dei brani meno duri, tutto concorre ad impreziosire il ricco panorama musicale di “Can Do”.

Esuberante ma sfaccettato, potente e melodico, ricercato ma mai moscio: “Can Do” è un disco eccellente, che attesta come la Pat Travers Band sia ancora sulla cresta dell’onda. Da non mancare.



01. Can Do
02. Stand Up / Give It Up
03. Diamond Girl
04. As Long As I’m With You
05. Long Time Gone
06. Wanted (That Was Then / This Is Now)
07. Armed And Dangerous
08. Here Comes The Rain Again
09. Keep Calm & Carry On
10. Dust & Bone
11. Waitin’ On The End Of Time
12. Red Neck Boogie

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