Petralana
A Che Ora Arriva Il DJ?

2014, Suburbansky Records
Rock

Recensione di Stefano Torretta - Pubblicata in data: 23/07/14

Storia interessante, quella dei Petralana. Nati nel 2002 come duo cantautorale ad opera di Tommaso Massimo (voce e chitarra) e Marco Gallenga (violino), totalmente votati al repertorio di Fabrizio De André, col passare del tempo, ma soprattutto delle esperienze musicali dal vivo, l’organico si è ampliato grazie all’arrivo di Richard Cocciarelli (batteria) e Piero Spitilli (basso e contrabbasso). È del 2011 il loro primo album, “Oggi Cadono Le Foglie”, un concept album ispirato dal Barone Rampante di Italo Calvino. L’orizzonte entro il quale navigano è sempre quello cantautorale italiano, con una spruzzata di folk. Il 2014 vede l’uscita della loro seconda prova in sala di registrazione e si segnala per due variazioni rispetto al precedente lavoro: nuovo bassista in formazione (Guido Melis, già produttore sia di questo che del primo album) e nuovo indirizzo musicale (rock).

Ma è davvero così facile per delle persone cresciute a pane e De André mutare così d’improvviso genere musicale? A quanto pare la risposta è un secco “no”, dato che la musica cantautorale italiana è insita nel DNA dei quattro musicisti. I Petralana con “A Che Ora Arriva Il DJ?” rimangono invischiati nel loro passato e non riescono a sfruttare a dovere le potenzialità del nuovo genere prescelto. Ci troviamo di fronte ad un rock molto tranquillo, all’acqua di rose, nessuna accelerazione o sregolatezza, con la voce rassicurante di Tommaso Massimo impegnata più a recitare che a cantare. La stessa sezione ritmica è vista quasi come un accessorio e non sempre viene sfruttata a dovere.

Ma nonostante tutti i limiti che l’album presenta, bocciarlo sarebbe un errore grossolano, dato che sono comunque presenti tutti gli elementi che hanno portato il combo fiorentino all’attenzione del pubblico nazionale. Innanzitutto i testi, sempre scritti con bravura, sorretti egregiamente dalla voce di Massimo, che riescono ad alternare l’ironia della title-track alla malinconia (“Pensiero Di Te” e “Italia Mon Amour”), alla dolcezza (“Sarai Contenta Tu Di Me”). Il richiamo alla componente cantautorale è forte, come si è detto: lo spirito di De André è spesso presente, insieme ad altri illustri esponenti (de Gregori soprattutto), e da questo punto di vista le creazioni sono sempre ben studiate, anche se forse un po’ troppo controllate a discapito di quell’elemento impazzito che dovrebbe caratterizzare il vero rock. Le uniche variazioni che si distaccano da questo andamento alquanto uniforme si segnalano giusto in una manciata di brani (le spruzzate psichedeliche in “Numero 8” e in “Birra E Patatine” o il folk di “Tom”), un po’ troppo poco in verità.

“A Che Ora Arriva Il DJ?” è un album che non mantiene ciò che ha promesso, un disco spezzato a metà, in bilico tra ciò che sarebbe potuto essere se si fosse calcata di più la mano sull’aspetto rock, e ciò che i Petralana hanno già dimostrato con il loro primo lavoro. Volontà di cambiare a parte, la formazione fiorentina dimostra che, quando si mantiene all’interno dei lidi conosciuti, il risultato è più che ottimo. L’auspicio è che con il prossimo disco si concentrino maggiormente sulle loro radici, che sono il vero punto di forza della band, tralasciando quella voglia di osare, di sperimentare al di fuori degli orizzonti familiari, che purtroppo non dà i risultati sperati.




01. Albe Affollate
02. Pensiero Di Te
03. A Che Ora Arriva il DJ?
04. Italia Mon Amour
05. Numero 8
06. Tom
07. Sarai Contenta Tu Di Me
08. Birra E Patatine

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