Come un'iscrizione preposta ad un ingresso da secoli mai oltrepassato, questo disco è un ammonimento: indaga nel profondo, graffia sensazioni, apre cicatrici e non si fa notare. Sospeso in una nube di angoscia, domanda a chi ascolta fino a che punto sia disposto a confrontarsi con la propria coscienza. Si rivela in modo anomalo, con una pregevole fattura - Empty Copies di Misto Mame, quanto importante è toccare il rumore che fa riflettere - e, anziché creare o definire uno spazio, concede mistero e sapienza in un'area dalle potenzialità infinite: la mente.
Cos'è la "Paranoid Room"? Potrebbe essere l'anticamera delle azioni, la sede del riposo falsato da inottemperanza, lo sguardo all'orizzonte disturbato dalle intemperie dei sentimenti. I P.O.M.A. - un nome da decifrare, una biografia da scoprire tra arti visuali, riferimenti nel sottosuolo della musica nazionale e improvvisazione - sono provocatori e provocati nel loro comporre. Come spiriti, disturbano e ci spiegano, non cos'è, ma che rumore fa. Cosa potrebbe essere, ma non che rumore potrebbe fare. "Paranoid Room" è un viaggio sempre diverso nelle condizioni della mente, alla scoperta della relatività del controllo, con una buona dose di devozione all'immediatezza e alla sincerità che spesso si nasconde, anch'essa, sospesa in una nube di angoscia.