Dopo un'intera carriera che l'ha visto protagonista di diverse band, Parramore McCarty ha deciso ultimamente di lanciarsi in nuovo progetto, i Radiation Romeos. Il cantante ha un curriculum di tutto rispetto e nel passato ha fatto faville con i Warrior e gli Atomic Playboys (progetto solista del chitarrista di Billy Idol, Steve Stevens). Se in queste band, avevamo visto un McCarty più orientato verso l'heavy metal e l'hard rock, con i Radiation Romeos, l'artista ha dato sfogo alla sua attitudine melodic rock, mostrandosi comunque un cantante (e compositore) di alto livello, come si può evincere dall'ascolto dell'omonimo album di debutto.
"Radiation Romeos" si presenta come il prototipo di album melodic rock, rispettando tutti i canoni del genere. I brani variano quindi tra riff e assoli tendenzialmente hard rock, ballate più melodiche e influenze AOR, mantenendo comunque un'identità ben precisa e definita durante tutti gli undici brani. È probabilmente questo il pregio maggiore del disco: pur presentando brani complessivamente diversi tra di loro, l'album risulta compatto e di piacevole ascolto, senza cadere nel pacchiano e, dall'altra parte, risvegliare sensazioni di deja-vù. Al contrario, ci troviamo davanti ad un lavoro fresco e genuino, in cui protagonista assoluta è ovviamente la roca e graffiante voce di McCarty che prende le redini di ogni brano, arrivando quasi a oscurare, in alcune canzoni, il lavoro degli altri musicisti. Tra questi, a farsi notare è il chitarrista Dag Heyne, valore aggiunto delle tracce più movimentate. Fin dalla title track, posta in apertura, la band dimostra di avere le idee ben chiare: "Radiation Romeos" è infatti un brano ben equilibrato, che racchiude tutte le sfumature del lavoro e lo presenta alla perfezione. Sulla stessa lunghezza d'onda è anche l'estiva "Ocean Drive", mentre le successive "Bad Bad Company" e "Mystic Mountain" risultano più dark ed aggressive. Tra gli altri brani che sembrano mostrare più i muscoli che il cuore, da segnalare è la conclusiva "Monstertraxx" costruita su un riuscitissimo giro di basso. Dal lato opposto troviamo invece la melodica ballata "Like An Arrow", con una perfomance vocale a dir poco emozionante. Tra le restanti tracce, a distinguersi maggiormente è "The Promised Land", fantastico pezzo in crescendo, caratterizzato anche da sonorità oscure e medioevali.
I Radiation Romeos mettono la firma su un album di d'esordio convincente, in cui, ad un indiscutibile valore tecnico e di songwriting, si aggiunge un'ottima produzione, ad opera del talentuoso Michael Voss. La nuova creatura di McCarty ha dunque superato la prima prova. A questo punto siamo curiosi di vedere come la band si muoverà in futuro.