Rebellious Spirit
Obsession

2014, SPV / Steamhammer
Hard Rock

Recensione di Stefano Torretta - Pubblicata in data: 19/09/14

A distanza di un solo anno dall’album di debutto “Gamble Shot”, ritornano i Rebellious Spirit, giovanissima band tedesca. Nonostante il breve tempo intercorso tra il precedente disco e questo “Obsession”, è possibile osservare come i quattro musicisti siano cresciuti, non solo anagraficamente (sebbene tutti e quattro siano ancora appena maggiorenni), ma anche musicalmente: abbandonati i toni hair rock di “Gamble Shot”, questa loro seconda fatica si segnala per un suono molto più pesante, con sconfinamenti verso i lidi dell’heavy metal; anche la voce del cantante Jannik Fischer ha perso un po’ del tono adolescenziale che aveva nell’album di debutto.

Non tutti i cambiamenti sono però per il meglio. Innanzitutto il nuovo stile adottato, in alcuni momenti la brutta copia di band di secondo piano provenienti dall’area del metal alternativo. I brani migliori sono quelli dove ancora persiste lo spirito presente nell’album di debutto. Lo stesso Jannik Fischer è responsabile di una prestazione per nulla esaltante, vuoi perché la sua voce sta attraversando un momento di transizione e cambiamento, vuoi per lacune personali (il suo timbro in diversi passaggi risulta veramente fastidioso), vuoi per un uso a sproposito di effetti all’interno di diversi brani. Ad appesantire ulteriormente queste pecche vi è anche il fatto che non sempre il suo cantato è perfettamente comprensibile. I quattro ragazzi comunque ce la mettono tutta per rendere appetibile questa loro nuova uscita, mettendo in mostra tutto un campionario di diverse tipologie, dal classico lento (“Walls Of Lies”), ai brani più veloci (“Summer Moved On”, “Between the Highs and Lows”, “Silent Scream”), a quelli più pesanti (“Lost”), ma spesso soffrono ancora di una certa immaturità nella scrittura delle canzoni. Sotto certi aspetti questo “Obsession” può sembrare quasi un passo indietro rispetto al precedente “Gamble Shot”, molto più compatto e riuscito sotto l’aspetto musicale, seppure acerbo. Ultima nota negativa, un artwork di copertina veramente pessimo che non aiuta affatto a scegliere questo album a scatola chiusa perché intrigati da ciò che si vede.

I Rebellious Spirit sono ancora agli inizi della loro carriera e vista l’età anagrafica estremamente giovane hanno tutto il tempo di maturare e di modificare (si spera in meglio) la propria direzione artistica. Alcune note positive fanno ben sperare, e l’esperienza che stanno maturando on stage come supporto al tour di Axel Rudi Pell non può che fare loro bene. Per il momento però si trovano in quel limbo di mediocrità dal quale non tutti riescono ad emergere.




01. Obsession
02. Lost
03. Silent Scream
04. Walls Of Lies
05. Summer Moved On
06. Confidence Men
07. Look What I’ve Become
08. Between The Highs And Lows
09. Together
10. Forever And Ever
11. In My Dreams
12. Breakout

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