Velvet Viper
Respice Finem

2018, GMR Music Group
Heavy Metal

Recensione di Riccardo Marchetti - Pubblicata in data: 10/04/18

La scena amburghese è nota per essere stata capace fin dagli anni 80, nonché nel decennio successivo, di dare vita ad un notevole movimento metal - non solo power, ma anche in frange più estreme del genere -, energico e di qualità: dai leggendari Helloween, passando per i gemelli Gamma Ray, fino agli Iron Savior. È questo il background da cui si muovono anche i Velvet Viper, portatori di sonorità heavy in pieno stile anni '80-'90, taglienti e polverosi.


Il prodotto che hanno dato alla luce, dal titolo "Respice Finem", giunge a circa 26 anni dalla pubblicazione del predecessore. La band si era sciolta poco dopo la produzione di quest'ultimo, nel 1992, per poi ritrovare nuova linfa lo scorso anno, ancora sotto la guida della vocalist Jutta Weinhold, unica componente rimasta invariata della line-up. Lo stile della pubblicazione attuale rimane indissolubilmente legato ai lavori precedenti, figlio legittimo di quel vecchio heavy aggressivo, deciso e sferzante che tanto aveva dato alla musica. Nonostante ciò, alcuni tratti melodici si possono percepire chiaramente in alcuni passaggi chitarristici, negli arpeggi e nei solo. Gli esempi migliori di questa direzione sono la seconda traccia "Shadow Rhyce", "Ogaydez" e la title track "Respice Finem" per l'appunto. Non mancano nel sound proposto le importanti influenze power, tanto care al periodo degli esordi della band, come ad esempio in "Raven Evermore" e nella conclusiva "Loherangrin - Lohengrin". La precedentemente citata Jutta fa davvero un discreto lavoro dietro al microfono, esprimendo al meglio la sua voglia di dire ancora qualcosa in ambito musicale e donando una costante verve a tutto l'album. Ottima anche l'incisione chitarristica effettuata dalla new entry Holger Marx, vecchia conoscenza della frontwoman (i due collaboravano già nel progetto solista di lei).


Come avrete capito, "Respice Finem" potrebbe risultare stilisticamente un po' datato e certamente non innovativo. Soffre in termini rétro e non risulta il massimo della dinamicità. Non possiamo però negare che l'ascolto diverta e, di base, che il disco sia davvero ben suonato. Il tempo dirà se la band saprà porlo come mattone di partenza per un futuro diretto verso la continuità.





01. Don't Leave Before Wintertime
02. Shadow Ryche
03. Respice Finem
04. Fraternize with Rats
05. Eternally Onwards
06. Ogaydez
07. Dangerous
08. Raven Evermore
09. Stormy Birth
10. Law of Rock
11. Loherangrin - Lohengrin

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